[aha] offesa a una confessione religiosa mediante vilipendio...

acqua anjo.granca at gmail.com
Thu Jan 29 12:20:40 CET 2009


ciao Dedalus,
credo che un artista si metta in gioco nel momento stesso in cui crea un
opera, opere che un immagine atavica situa in momenti di iniziatica
"isolazione" . Un opera non è un momento singolo, ma un ipertesto narrativo
di autore ormai morto trascinato dalla morte del suo Dio e della sua arte in
mostra ad uomini che non hanno più di come "orizzontarsi".
Un l'artista (per quanto questo termine è talmente carico da essere un
contenitore vuoto) essendo pur sempre un essere umano è suscetibbile di
emozioni umane. E durante i periodi delle esposizioni mette al "rogo"
coscientemente non solo se stesso ma sopratutto le sue opere!!
"Chi sa perchè?" la storia dell'Arte (non solo figurativa) è colma di uomini
che nel bene o nel male hanno esposto la loro pelle a scottature, guerre e
suicidio. Non definirei catartica la funzione di censura, fosse solo perchè,
in questo caso, non è circolare e aperta, ma a senso unico. La chiamerei
senza mezzi termini e molto banalmente bigottismo (se mai si possa
considerarlo un ismo!!!).

oggi  situazioni paradossali come queste...tanto di più dovrebbero apparire
assurde  a chi si occupa di new media art! Se un opera chiamiamola "in stile
tradizionale" (causa supporto che la ospita) e dunque scontatamente esposta
ad una critica di ampio spettro in misura maggiore di quelle che potrebbe
subire un opera "annodata" nella rete, è "esposta" a questo. Come può un
artista di new media non interrogarsi sul valore della censur che  (causa
altro supporto) diciamo potrebbe scatenare un libro con una molteplicità di
"grossi cazzi" (scusa ma non amo quseto tipo di terminologia) o una tv con
un cappello da cardinale....o semplicemente raggionare su un videogame di
preti che stuprano bambini!!! (bè quel caso li sicuramente, dato la velocità
del mezzo, o con cui l'hanno tolto di mezzo...è già stato
dimenticato...aspetta di chi era quella moll'opera!?!?!? (:D)
mi togli la curiosità di spiegarmi se nel momento in cui ti proponi di
rendere il tuo pensiero o sentire o credo di qualunque genere esso sia,
sotto forma di "opera"-azione (aiutami tu stesso ad inscriverela se
necessario in qualche categoria!?!!!!) tu non ti senta di far parte del
mondo dell'arte?

e un ultima cosa mi spieghi cosa significa questa criptica frase:

>1) quanto la censura sortirà un effetto sulla reazione antirepressiva?

slt
'GeLA
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