[aha] MANIFESTO DEL DOPOFUTURISMO

Adern X the.apx at libero.it
Mon Jan 26 20:17:12 CET 2009


On Sun, 25 Jan 2009 00:22:55 +0100, a Bad Day on the Midway, lo|bo <lo_bo at ecn.org> wrote:
> Questo è un manifesto che ricalca esattamente quello 
> marinettiano e che è evidente non ha lo stesso obiettivo che può avere 
> quello di una avanguardia. Avanguardie non ce ne sono più, e c'è da 
> chiedersi se un manifesto abbia senso, ma questo non ha l'idea di essere 
> il manifesto di una avanguardia, come pare dai contenuti.

Infatti, secondo me, il motivo per cui perde di senso è proprio il
fatto che mi sembra più una provocazione ed uno scherzo che altro.

> Non so, a me pare che in questo deturnament (cmq una provocazione) del 
> manifesto originale si voglia più mettere in discussione il concetto di 
> velocità e un'idea di sviluppo tecnologico positivista e deterministica 
> legata ad atteggiamenti macho virili del futurismo. Si propone una 
> critica politica e sociale, attraverso un uso poetico del linguaggio. 
> Non mi pare un'analisi sociale scontata se lo si legge tra le righe, ed 
> è ancora più evidentee se lo si confronta con quello originale. Non mi 
> sembra ci sia un inneggiare al ritorno al passato.

Per me è, in qualche modo, un ritorno ad un passato... alla fin fine il
manifesto è un inno all'autonomia senza grandi evoluzioni teoriche.
Inizia ad essere più interessante dal punto di vista dell'analisi
politica (l'uso di concetti come velocità e progresso (a.k.a.:
produttività)) ... ma è un'altro discorso.

> Però non mi pare che nel manifesto di Marinetti ci fosse una indicazione 
> artistica specifica e anzi che pure in quello ci fosse una evidente 
> presa di posizione politica. Poi i futuristi dal punto di vista della 
> "produzione" artistica non è che siano stati così dirompenti mi pare, 
> quasi tutti dipengevano quadri (anche belli, per carità ma sempre 
> quadri, anche nature morte e paesaggi in realtà) e cmq per me il loro 
> maggiore contributo è stato teorico e letterario.
 
Beh! Da quel punto di vista ha un'obiettivo netto: il romanticismo
ottocentesco ed un'idea di fondo: teorizzare una nuova forma d'arte.
L'intonarumori di Russolo ha un'importanza nulla dal punto di vista
"produttivo" ma immensa da quello teorico. La presa di posizione
politica in realta avviene qualche anno più tardi... non quando viene
scritto il manifesto.

> Poi effettivamente bisognerebbe capire che si intende per artistico, per 
> politico e "produzione".

Quello è un discorso più lungo che andra fatto prima o poi.

Ciao,
A.X
-- 
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