R: R: [aha] Patterns...

gadda1944 gadda1944 at libero.it
Sun Jan 25 15:39:29 CET 2009


Kilroy ha ragioni da vendere nel denunciare l'opportunismo delle operazioni con le quali alcuni artisti "ufficiali", o artisti del mercato, tendono a verniciarsi di "politically correct" o a proclamare improbabili endorsement a certe "cause" sociali.

Ma qui, mi pare, stiamo parlando d'altro, cioè di quel terreno ambiguo, intermedio, interstiziale o come diavolo vogliamo chiamarlo, di operazioni espressive che nascono dai mnovimenti, o accanto ai movimenti, o magari nascono anche solo da individui ma si affiancano ai sommovimenti sociali senza pretendere di far loro la morale né di sfruttarli a fini commerciali (come, forse, fece anche Picasso con Guernica).

Agli esempi già efficacemente (a mio parere) portati da XD, aggiungerei quelli di Coco Fusco e del Critical Art Ensemble.

g.

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>From      : aha-bounces at ecn.org
To          : "List on artistic activism and net culture" aha at ecn.org
Cc          : 
Date      : Sun, 25 Jan 2009 14:31:28 +0100
Subject : Re: R: R: [aha] Patterns...







> Scusate se m'intrometto, ma l'argomento mi prende, personalmente credo  
> che al momento, anzi, da diversi anni, la politica e l'attivismo  
> nell'arte siano poco più che alibi. Molto simile a l'uso che si fa del  
> linguaggio politically correct, che serve a non offendere, ma in  
> realtà serve a dimostrare la sensibilità di chi ne fa uso verso questo  
> o quell'altro tema sociale. La politica in arte è spesso semplicemente  
> un viatico, tenendo presente che questo genere di manifestazioni hanno  
> un uditorio ristretto, cioè molti meno osservatori di una semplice  
> scritta sul muro, fare arte per sensibilizzare gli altri mi sembra una  
> scusa bella e buona per farsi vedere e mostrare la propria sensibilità  
> e il proprio buon cuore, in particolare quando il tema affrontato non  
> riguarda personalmente l'autore. Non so, io non lo farei, ma voi  
> accettereste che un tizio come me (maschio, bianco, eterosessuale,  
> occidentale) facesse arte trattando di razzismo, di diritti dei gay o  
> di Palestina? Penso che di Palestina in questi termini dovrebbero  
> parlarne i palestinesi, credo che siano gli unici che ne abbiano  
> diritto, chiunque altro, per quanto vicino alla causa, dovrebbe tacere.
> Avete presente Hap e Leonard (ciclo di romanzi di Joe Lansdale) beh,  
> il nero omosessuale e destrorso Leonard al suo amico Hap, bianco etero  
> e liberal, in un passaggio illuminante dice che gli unici responsabili  
> per l'avanzamento dei diritti delle minoranze sono le minoranze  
> stesse, al massimo può essere successo che alcuni appartenenti alla  
> maggioranza abbiano aiutato o meglio, che si siano posti in condizione  
> di non ostacolare. Quindi Adrian Piper si certo, viveva quello che  
> denunciava, Cattelan con la sua squadra di pallone interamente nera  
> sponsorizzata "rauss" no, non è affatto la stessa cosa. Ecco quindi  
> che quella che chiamate "arte politica come strategia" a mio avviso è  
> 9 volte su 10 soltanto paraculaggine, e con tutti i suoi meriti  
> Picasso era un discreto paraculo, ad esempio inscrivendosi al partito  
> comunista per semplice desiderio di fare scandalo, per essere il più  
> ricco comunista in assoluto, e Banksy, con tutta la simpatia, avrebbe  
> fatto meglio a non andare a dipingere quel muro, infatti è noto che  
> qualcuno del luogo giustamente gli abbia fatto notare che, in primis,  
> rendere il muro della vergogna più bello non è un atto necessariamente  
> giusto e/o utile, in secundis, che come al solito il senso  
> dell'operazione è fare pubblicità a se stesso, dato che il mondo era  
> già a conoscenza dell'esistenza del muro nei territori.
> D'altro canto prima di Goya e Rivera c'era Mantegna (il primo artista  
> moderno), che in primo piano mostrava i Gonzaga come volevano essere  
> rappresentati e sullo sfondo ne denunciava i misfatti, e c'è un  
> personaggio come Santiago Sierra, che almeno è perfettamente  
> consapevole di essere un marxista che fa oggetti di lusso, cosa che lo  
> porta a 1) viversela molto male, 2) essere richiestissimo da tutta una  
> compagine radical chic che grazie a lui può mostrarsi, al solito,  
> sensibile e di buon cuore e 3) fare cazzate tipo scrivere "lotta di  
> classe" a caratteri cubitali. Tuttavia, e mi rendo conto di essere un  
> nihilista abbastanza disprezzabile, "artisti contro lo guerre" ha un  
> po' lo stesso senso di "casalinghe contro l'erosione delle coste".
> 
> Kilroy
> 
> 
> 
> Il giorno 25/gen/09, alle ore 08:40, Luigi Pagliarini ha scritto:
> 
> > bhè, probabilmente è una discussione senza fine! :-)
> > io, cmq, nelle due opere che hai indicato c'osservo tutto tranne che  
> > un
> > messaggio politico.
> > anche se una non esattamente equipollente all'altra! :D
> >
> >> -----Messaggio originale-----
> >> Da: aha-bounces at ecn.org [mailto:aha-bounces at ecn.org] Per conto di  
> >> xDxD
> >> Inviato: sabato 24 gennaio 2009 12.48
> >> A: List on artistic activism and net culture
> >> Oggetto: Re: R: [aha] Patterns...
> >>
> >> epperò
> >>
> >> http://arts.anu.edu.au/polsci/courses/pols1005/2007/Images/Pic
> >> asso.Guernica2.jpg
> >> (pure se trattasi di marpione paraculo non da poco)
> >>
> >> ma anche
> >>
> >> http://lh5.ggpht.com/_Vq3MYX2lb4k/R6h0GBJE-fI/AAAAAAAAB5Q/FA2I
> >> JoOWA-E/DSC02171.JPG
> >>
> >> oppure goya, rivera e, beh... tanta altra gente :)
> >>
> >> un po' sì... o no?
> >>
> >> poi vabbè: gli artisti son sensibili, ed è ovvio che le cose
> >> che succedono (che siano di cronaca o di politica o
> >> dell'ambiente o di quel che vuoi) finiscano in quello che va
> >> a finire sul quadro, sulla musica o sulla zampa del robot :)
> >>
> >> però è anche vero il contrario, no? che certe produzioni sono
> >> volutamente "politiche", come strategia
> >>
> >> ciauuuuuuuuu!
> >> xDxD
> >>
> >> Luigi Pagliarini ha scritto:
> >>> a volte ho l'impressione, sto chiedendo dis/conferme, che
> >> in fondo in
> >>> fondo ci sia un grand'equivoco, di fondo :) ...
> >>> da una parte si parla d'artivismo com se fosse un'appendice della
> >>> politica...
> >>> dall'altra, ancorpeggio, che la politica sia tramutabile in
> >> art o un
> >>> qlc di anche lontanamente assimilabile a ciò.
> >>> ma dico? ..che siamo impazziti?
> >>> buona domenica @utti
> >>>
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