[aha] Approfondimenti e spunti da San Francisco

Gionatan Quintini gionatan a blankpage.it
Mer 2 Dic 2009 14:53:11 CET


Ciao Tatiana,
intervengo anch'io per ribadire la mia perplessità sul BM e sugli
analoghi fenomeni di hacktivismo americani, che forse non son riuscito
a esprimere bene nel mio intervento... premesso che le mie riserve nei
confronti dell'universo d'oltrefaglia son forse più pregiudiziali, non
avendole come te toccate con mano, ti ringrazio per i tuoi spunti che
ci hanno aiutato sicuramente a far chiarezza sulle complessità in
gioco.

Anzitutto - rifacendomi a quanto ci eravamo detti nella call - non
credo che il problema sia la critica al business tout-court né il
fatto che uno possa lavorare per Facebook ed essere un hacktivista
allo stesso tempo, voglio dire, queste son problematiche che non hanno
niente di nuovo e con le quali ci misuriamo anche da questa parte
dell'oceano.
Quello che temo invece è che a livello culturale ci sia una componente
così penetrante di un certo modello di business al punto da
influenzare pesantemente anche delle manifestazioni che dovrebbero
essere liberatorie e di dissenso rispetto proprio questo tipo di
costrizioni sociali.

Non riesco a non pensare che personaggi della risma di Peter Thiel o
di altri squaleschi filosofi venture capitalist utilizzino
costantemente un modello di finanza per imporre la loro visione del
mondo neoconservatrice e liberista più di quanto non riuscirebbero
agendo solo politicamente.
A ben vedere si potrebbe andare molto più indietro dei giorni nostri
per vedere come tutto lo sviluppo della Silicon Valley sorga da una
commistione del sogno americano con un certo approccio hacker e non mi
stupisce quindi che l'unico obiettivo di alcuni di loro sia diventare
miliardari con la propria azienda costruita nel garage, alimentando
così un modello in cui il successo o il fallimento di un'iniziativa
diventa misurabile solo attraverso gli introiti generati.

Lo sputtanamento del Burning Man da questo punto di vista è un esempio
eclatante: non dubito che l'evento iniziale fosse pregno di
significati ma perdonatemi, mi chiedo come si possa non vedere una
gigantesca presa per i fondelli in qualcosa che come dici porta 50mila
persone in mezzo al deserto pagando 280 dollari ciascuna (che messe
insieme fa qualcosa come 14 MILIONI DI DOLLARI!) senza dare loro né
cibo né acqua che se li devono pure portare da casa?
Senza contare che cotanta spinta eversiva viene relegata proprio in
mezzo al deserto - dove non si da fastidio a nessuno - mentre un certo
immaginario viene costantemente derubato, pacchettizzato e venduto da
chi ha la lungimiranza di pensarci per primo.

Forse mancherò dell'umiltà necessaria al confronto di cui parli ma
secondo me se proprio qualcosa dovrebbe insegnarci entrare in contatto
con questi diversi orizzonti è proprio come impedire che certi modelli
si affermino a livello globale (cosa che già sta succedendo, vedi
wired in italia) magari prendendo spunto proprio da chi resiste
proprio su quel terreno.

Un burning saluto,
Gionatan



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