[aha] Last CALL x (ac)Cenni 2009

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(ac)Cenni di (con)TempORAneo ’09 - VIª edizione

Festival di Cultura Contemporanea
26 giugno - 5 luglio 2009
Civitella d’Agliano (Vt) - Torre dei Monaldeschi

Evento organizzato da Associazione Culturale “Fata Morgana”

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MODULO PARTECIPAZIONE su: www.myspace.com/accenni
Dead line: 30 aprile 2009

More info:
www.myspace.com/accenni
Max - maxluc79 at hotmail.com
Associazione Culturale Fata Morgana - ac_fatamorgana at libero.it

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- (ac)Cenni di (con)TempORAneo ’09 -

Un contenitore culturale unico nel suo genere, un evento dove le diverse espressioni si incontrano creando relazioni osmotiche significanti. L’estemporanea di arti figurative, baricentro del festival, allestita all’interno della duecentesca torre dei Monaldeschi di Civitella d’Agliano, nata per creare uno spazio libero per giovani artisti, ha riscosso nel tempo enorme successo, acquisendo notorietà nell’ambito culturale e artistico della zona. Nel corso delle precedenti edizioni, artisti, letterati, critici si sono alternati contribuendo alla crescita e allo sviluppo di un’idea partita da alcuni giovani che sentivano l’esigenza di cambiare in maniera radicale la realtà del luogo. La partecipazione collettiva di artisti provenienti da tutta Italia e dall’estero (tra gli altri la partecipazione e collaborazione di Paul Wiedmer artista di fama internazionale e di Daniel Baumann conservatore della Fondazione Adolf Wölfli, Kunstmusem, Berna), di musicisti e di studiosi, ha creato uno spazio altro, un incontro stimolante e creativo che ha fatto interagire Arte e pubblico.


- Variazioni: Ambiente-Uomo-Potere - 

di Massimo Lucarelli, Elena Rosati e Samuele Vesuvio 

L’evento di quest’anno si riallaccia e prosegue il discorso avviato nelle passate edizioni, quello di mettere in relazione il contemporaneo, nelle sue infinite sfaccettature, con il sentire e il vivere dell’uomo.

La quarta edizione, ha tracciato una mappa delle “identità” che l’individuo assume nella realizzazione del proprio vissuto attraverso le differenti pratiche artistiche e i diversi linguaggi espressivi.

Nella scorsa edizione, invece, il lavoro di ricerca era volto a dimostrare le convergenze di azioni, quegli “incroci” che l’uomo vive per conoscere, per entrare in rapporto con l’ambiente, con lo spazio e con il suo tempo, un vivere, quindi, che converge verso il sensibile per manifestare appieno il reale nel profondo.

Gli artisti, nell’edizione di quest’anno, riveleranno quelle differenze, quelle “deviazioni” che si oppongono al riduzionismo che caratterizza le forme di controllo del potere, proponendo una pluralità di modi di vita intesi come nuclei di resistenza alle forme di assoggettamento dei dispositivi di alienazione e omologazione dell’individuo. Non sarà un movimento di ritiro verso la cerchia delle relazioni private ma la produzione di uno spazio comune a partire da un soggetto libero non invischiato in definizioni identitarie, bensì concepito come forza creatrice che si espande in differenti direzioni. La dimensione di soggetto libero non sarà vissuta come qualcosa che è stato assegnato preliminarmente, per natura, ma emergerà come obbiettivo da raggiungere, come continuo problematizzare il reale in cui viviamo. Un movimento che andrà contro quei dispositivi di potere, che, attuando selezioni e interdizioni, impediscono il libero proliferare dei discorsi e originano una società disciplinare, che trova espressione nelle istituzioni del carcere, dell’ospedale, dell’esercito, della scuola, della fabbrica, ovvero, dove vengono attuate e normalizzate le strategie di controllo dell’individuo. Il potere non sarà il margine entro cui confinare le pratiche artistiche ed espressive, ma il limite da oltrepassare per assumere un atteggiamento attivo e non solo difensivo. Quel potere impersonale, onnipresente, che non ha dimora fissa, ma opera tramite meccanismi anonimi in ogni anfratto della società.

Nel processo di acquisizione e superamento del significato della passata edizione, gli artisti, non convergeranno verso un centro, verso quell’incrocio tra l’uomo e il mondo, ma sfideranno, attraverso la molteplicità dei mezzi espressivi, quelle forze radianti che nella ricerca della conoscenza assumono i caratteri di infinite varianti. Gli artisti, affronteranno, con le loro opere, il terreno in cui agiscono quelle pratiche con le quali il potere gestisce la propria affermazione sull’individuo: le discipline del corpo, il cibo, le patologie mentali, le regolazioni delle popolazioni, lo sfruttamento dell’ambiente, gli spazi di controllo e i mezzi di comunicazioni; quelle aree di incontro tra potere e sfera della vita, ovvero, quelle nuove e attuali dimensioni in cui il potere “garantisce” la vita.

La mostra collettiva all’interno della torre dei Monaldeschi, continuerà a offrire quell’intreccio e scambio tra il contemporaneo dei mezzi espressivi e l’antico del luogo che ha reso l’evento unico e suggestivo. Video, installazioni, fotografia, performance e un’opera che sfrutterà un collegamento web con la Germania, concorreranno a creare un punto di incontro tra gli spettatori e il luogo ma soprattutto tra gli spettatori e le nuove espressioni e le nuove forme artistiche contemporanee. Nei dieci giorni che riguarderanno l’evento principale si alterneranno, nel cortile della torre, spettacoli musicali, incontri teatrali e letterari che impreziosiranno il discorso dell’esposizione.

Per coinvolgere nel progetto altre realtà della provincia di Viterbo, la programmazione dell’evento si allarga prevedendo due eventi distinti di un giorno ciascuno, con date differenti dall’evento principale, nei comuni di Bassano in Teverina e Tuscanica che prenderanno i sottotitoli di “Accenni in Musica” e “Accenni in Corto”.



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