[aha] e se non tutto, almeno l'inizio...narrazioni sui primi dieci giorni di questo movimento, che non sconvolgerà il mondo, eppure...

... chiudix at autistici.org
Sun Oct 26 18:48:56 CET 2008


trovo carino anche io quello che hai scritto,
nell 81 ero a paris e vorrei tanto che tutto 
tornasse come prima che mille centri d arte
oltre lo ials.org sorgano a roma come è tutt ora
strutturata paris.
ricordo ero li quando chiesi a una biondina carinissima
alle 16 del pomeriggi la lista di tutte le scuole espressone corporea
etc. di arte di paris, nella stanza circolare, con la lettera di le qoq
che arrivò poi andammoa alla sorbona...
be insomma il 77 è stato anche un certo utilizzo del corpo non
dimentichiamolo,
ci vogliono mesi di auto-organizzazione prima di arrivare a portare in
piazza
anche la cosidetta "aristocrazia" del movimento ma di sicuro se ciò
accadrà
Berlusconi cadrebbe come la vecchia dc.
http://maps.google.it/maps?hl=it&q=paris+c.d.i.a.+place+italie&um=1&ie=UTF-8&sa=X&oi=geocode_result&resnum=1&ct=title

scontri al festival di roma
http://it.youtube.com/results?search_query=roma+festival+cinema+corteo&search_type=&aq=f
tg 30 secondi di immagini sui naganelli poi intervista a eco nel finale
http://it.youtube.com/watch?v=CpyIC0t6NxE
credo sia il link postato ieri
http://it.youtube.com/watch?v=XRFe-oxhMUg
da una televisione estera con sottotitoli in inglese
Rome Festival: Police attack students
qui le immagni delle manganellate durano qualche secondo in più
chiude un sottofondo di paolo conte
http://it.youtube.com/watch?v=zOjyVoK9OJ4
paolo conte vieni via con me
http://www.youtube.com/watch?v=44wqc2gbbfY

e intanto veltroni occupava anche lui roma la mattina
http://it.youtube.com/results?search_query=25+10+2008+roma&search_type=&aq=f
da lista isf di roma:
"On Sun, 26 Oct 2008 18:27:24 +0100, "Stefano" <stefanosalani at tin.it>
wrote:
> 
> 
>       Cossiga consiglia a Berlusconi:
> 
>       http://it.youtube.com/watch?v=Q7WvLwmgqn4
> 
>       Fate girare. Sopratutto ai studenti. 
On Sun, 26 Oct 2008 16:10:33 +0100, lo|bo <lo_bo at ecn.org> wrote:
> Ciao tutt*
> vi posto uno dei report sulle dieci giornate di mobilitazione, io l'ho 
> trovato carino:
> 
> ---------------------------"
lobo sei riuscita a farmi piangere, 
un mio amico diceva che non sarebbe più
andato al cinema anni fa, io non credo sia questa
la risposta giusta e un pò so contento che siano arrivati
lì dove si mostrano i lavori piu pagati del mondo,
anche se non nego il valore di alcuni attori.
speriamo che l onda non si dimentichi di jaconesi :D

> a roma è ancora tarda estate in questi giorni di secondo ottobre: si 
> esce in giacchetta, le ragazze in canottiera, i pischelli in maglietta.
> 
> noi precariucce/i-lavoratori autonomi della ricerca-docenza-formazione è

> da luglio/settembre che discutiamo, chattiamo, ci inquietiamo, 
> rumoreggiamo,quasi sempre tra noi, per la l. 133/2008 e il d.l. 
> 137/2008. considerando che magari siamo anche genitori di monell* pers* 
> tra materne, elementari e, chi meno gli ha retto e più gli regge, medie,

> la situazione è ancora più stratificata e complessa.
> 
> ora accade che dal 16 ottobre mi è capitato, perché in massima parte ho
> scelto, di stare più a contatto con quello che universitari-e e medi
> superiori stavano decidendo di fare nelle scuole e università e 
> soprattutto in giro per l'urbe. autoridurre, dove possibile, il mio 
> tempo perduto di lavoro; coinvolgere i miei due pischelli, quando non 
> riuscivo a ridurre il tempo di lavoro e dovevo recuperare il resto di 
> tempo, quello meno perduto. ma stare, dove potevo, insieme a questa onda 
> anomala che si stava formando.
> 
> venerdì 17 in giro per roma, dopo la pioggia. verso il ministero, altro 
> che. questo intorno alle 11. e quindi in 10 mila diciamo: evita il rito 
> san giovanni, anche se di base e non confederale, e gira non autorizzato 
> verso il colosseo, poi circo massimo; a bocca della verità le guardie ci
> ri-bloccano. la coda ancora dall'altra parte di circo massimo: un botto.
> "aspettate che blocchiamo il lungotevere". scherziamo!! fugone: e via un
> gruppetto, in forma, da avanguardia atletica, sul lungotevere e il ponte
> inglese preso di petto e poi il lungotevere, ma l'altro, in mezzo alle
> macchine, altezza isola tiberina. chi suona è per salutare le migliaia 
> di ragazze/i in mezzo alla strada, sorridenti, sotto il sole caldo. 
> "gelmini stiamo arrivando!" si arriva, poi. armata brancaleone in 
> sottofondo, lungo viale trastevere. dopo chilometri. e lì interventi e 
> cori. "augh, augh". e "noi la vostra crisi non la paghiamo". 
> "solidarietà a saviano" e "occupiamo la città". saranno le tre. noi 
> attempate/i, ancorché precari-e, rimediamo un'amatriciana nel cuore di 
> trastevere. i nuovi indiane riattraversano la metropoli, fino alle 
> università occupate, dove arriveranno tre ore dopo. gli regge. poi il 
> we; e la settimana riprende con le occupazioni. che poi il giorno prima 
> del 17 c'era già stata assemblea sotto la minerva, a sapienza,
> che pareva il '77 (detto dagli stessi baroni che 30 anni fa già 
> difendevano Lama e il pci: poi dici salva l'università!), quindi il 
> corteo spontaneo, le uova da tremonti, i binari a termini, i pugni 
> chiusi dei ferrovieri del peggior sindacato: roba da non crederci. 
> delirio e disgusto tra piazzale aldo moro a roma termini! il novecento 
> che ancora faceva capolino: perché non si capisce mai quando si è da 
> un'altra parte.
> 
> in mezzo una settimana di assemblee e blocchi e tessere la tela del
> movimento, la rete delle relazioni. gioia e fatica. ma io il tempo per 
> le assemblee non ce l'ho più. troppe ne ho fatte. sono a posto per 
> l'eternità. arrivo sempre dopo, ormai.
> 
> giovedì 23 dovrei lavorare fino alle 16 e passa. chiudo prima e prendo 
> il piccolo primino, per portarlo alla mamma, che se non ci fosse. è una
> settimana che caldeggio l'incontro di medi, universitari, maestre, 
> genitori, precari-e di docenza e ricerca di ogni ordine e grado, liber* 
> movimentist* di tutte le risme, altri libertini di questo scorcio di 
> finto autunno, sotto al senato, dove è in discussione la conversione del

> d.l. 137 e un sindacato poco capace, ancora convoca meste fiaccolate, 
> mentre posticipa lo sciopero al giorno dopo la votazione della 
> conversione. arrivo tardi, al solito, su un 492 dove 4 timide ragazze 
> intervengono per difendere una mia coetanea madre di famiglia che 
> attacca la gelmini, mentre il beota di turno grida: meglio la sinistra 
> allora, che ancora governa questo paese! il tristissimo è sommerso, ma 
> mai troppo. anche le ragazze vanno al senato. scendo prima, che
> mi arrivano notizie del corte delle 7/8mila di sapienza bloccato su 
> corso vittorio. arrivo e sono già tutt* tra piazza navona e la viuzza 
> che porta al senato. incontro eccelsi liberi professionisti della 
> formazione, fratelli indefessi e critici, compagnucci precari-e, maestre 
> e movimentist*, migliaia di ragazz* che hanno la metà dei miei anni, o 
> quasi. "noi la crisi non la paghiamo". queste urla parlano a tutti. "la 
> gente come noi non molla mai".
> "berlusconi pezzo di merda". "noi siamo l'onda che vi travolge". "non ci
> rappresenta nessuno" urca!!! questo è il mio: più degli altri: "NON CI
> RAPPRESENTA NESSUNO" intorno un segretario di un partito comunista che 
> se ne torna sui suoi passi, una senatrice democratica "che noi 
> allungheremo i tempi" e giù fischi. poi sorrisi, urla, salti. 
> giovanissim*. fino a sera. un provocatore dal senato chiude le tre 
> persiane e finestre più grandi, che danno sulla via. reazione 
> rumorosissima, ma composta. i più agé discettano di quello che sarebbe 
> stato tirato dal basso, solo qualche anno fa. e poi:
> "mafiosi, mafiosi", "siete tutti pregiudicati". "occupiamo pure il
> senato".
> populismo da antipolitica e radicalismo da rivolta. sovversione e
> legaritarismo. cori ultras e danze post-moderne. fischietti tecno e
> spontaneismo da nuovissimi movimenti sociali. si continua. fino allo
> sfinimento. poi è notte. corteo corteo. "aperitivo gratis a campo dei 
> fiori" ci sto, ci sto: come a paris, nel 2005-2006: pastis alle 
> brasserie, sanpietrini alla sorbona. "andiamo al festival del cinema". 
> meglio ancora, così torno a casa con loro. "allora il lungotevere: 
> blocchiamolo". ma la piazza è chiusa da signorotti in antisommossa. si 
> torna nelle facoltà occupate, invece. siamo lessi. in 4-5 mila, circa. 
> di corsa verso corso vittorio. "blocchiamo tutto". le nove passate. era 
> molto che non facevo un corteo notturno."noi la crisi non la paghiamo" è

> lo slogan che parla di tutti, a tutte. un traffico della madonna. 
> bloccato. davvero. e: dagli autobus la gente si affaccia e saluta, 
> sorride, applaude. "noi la crisi non la paghiamo" i clacson delle 
> macchine sono con i pugni chiusi fuori, le dita a V di vittoria, o 
> vendetta: fate voi. riprese dai telefonini. "bravi
> ragazzi, continuate così!" di rimando: "parcheggia e vieni con noi!" uno
> spettacolo. dai balconi applausi e sorrisi, tranne in un caso. le nostre
> notti sono migliori dei vostri giorni. è tutto inaspettato e gioioso. e
> fomenta, tonifica, rassicura. ti dice che stai dalla parte giusta. e
> stavolta si capisce. lo capiscono. sei una minoranza attiva che parla a
> tutti gli altri: con la stessa lingua e gli stessi desideri. le stesse
> incazzature e le stesse gioie, a volte represse. la stessa rabbia e gli
> stessi bisogni. spesso al posto loro: per loro, anche.
> 
> poi venerdì 24, tardo pomeriggio, pre-serata, arrivano sms di tensione
> all'auditorium; al festival del cinema: cariche e contusi. io abito lì
> vicino. faccio girare voce tra sms e ml. prendo la giacchetta e 
> scendiamo, con il primino, che proprio ieri ha perso il primo dente. 
> verso il festival del cinema, che è qui sotto. arrivo e troviamo la 
> piazza occupata. il pisquo ha timore delle divise blu e nere, e dei 
> caschi e dei manganelli. poi seduti per terra, li troviamo, in un paio 
> di migliaia. hanno occupato tutta la piazza dell'entrata. battimani e 
> urla. sono arrivati qui con la metro. saranno stanchi anche loro. hanno 
> fatto un altro fugone. le guardie 'sta volta se la sono presa e un po' 
> di manganellate le hanno rifilate. le prime quattro ragazze riescono a 
> raggiungere il tappeto rosso: "fate attenzione: movimento 
> irrapresentabile". foto e riprese che gireranno il mondo. poi le
> hanno trattenute. "si rimane qui finché non tornano con noi". 
> "liberitutti" a metà tra subsonica e i cortei contro le carceri, che qui

> ricordo solo io e qualche lavoratore precario con passato del secolo 
> scorso. ma soprattutto: danze, sorrisi, saltarelli e battimani. 
> "blocchiamo tutto", "noi siamo l'onda che vi travolge" è una trance che 
> Lapassade ci avrebbe scritto i libri sopra. "non molliamo mai". ci 
> credono, lo gridano, per crederci ancora di più. e noi con loro. "noi la

> crisi non la paghiamo." questa la sa anche il piccoletto. intorno 
> sorrisi e consenso. chi lavora al festival si avvicina: tutto bene? i 
> registi appoggiano. respect. dopo un campari e una cedrata torniamo via. 
> le nove e loro riprendono il corteo. infaticabili.
> 
> il we li aspetta. le facoltà si disoccupano. tirare il fiato. mentre i 
> medi oggi sono stati nuovamente in piazza. domenica, che è tra qualche 
> ora, tutt* a fisica, la sapienza. esperimenti per i più piccole. 
> assemblea per genitori, insegnanti, precari-e di docenza e ricerca.
> lunedì si ricomincia. vogliono votare prima del 30. in ogni caso 
> dovrebbero abrogare anche gli articoli della l. 133. tutto ciò è 
> impossibile? ma stavolta si vince. comunque vada a finire: che 
> l'università la chiudano gli studenti/esse a suon di cori o i ministri a

> suon di decreti. solo: salvare le elementari ed i/le mille maestre/i. ed 
> i/le prof. delle medie.
> 
> e queste ragazz* sono spavalde/i. e pragmatici. sanno poco della 
> politica, se non per odio. pochissimo dei cortei per strada: e ieri sono 
> stati i primi manganelli. le occupazioni solo di rito. la sinistra per 
> loro non esiste. semplicemente. sono felici. non hanno padri da 
> ammazzare, probabilmente.
> hanno voglia di gridare, per non sentire il silenzio assordante che li
> circonda. ogni tanto si girano, guardano dietro e "semo tanti regà, semo
> sempre tanti". anche se sono le 10 di sera e "mamma, t'ho detto che non
> torno per cena. siamo a via cavour, prima di termini. tutto bene. non 
> sento niente. c'è francesca che urla!!" sono determinate/i. si 
> abbracciano per darsi forza. fanno rumore. e tanto. e sempre. 
> soprattutto: non concepiscono che non gli si possa, per lo meno, dare 
> ascolto. sociologi e psicologi dello scorso secolo ci diranno che hanno 
> avuto genitori che li hanno assecondati troppo, o troppo poco. che si 
> fottano. dicono che vogliono un futuro. si appropriano di un presente 
> fatto da loro, intanto. ragionano e si comportano per prova ed errore. 
> se ne fregano di baroni e rettori. ne farebbero volentieri a meno. hanno 
> voglia di stare insieme. vogliono stare dentro la notizia, dentro i mass 
> media, dentro la tv. ma senza i provini per 
> amici-postini-talpe-veline-grandi o piccoli fratelli. corrono dove il 
> mondo può vederli meglio. diranno che saranno narcisi ed egocentrici. 
> sono l'unica porzione di opinione pubblica di questo paese di merda che 
> si muove. per questo genitori, maestre, precari-e del lavoro culturale 
> tutto non potranno che essere con loro. impareranno da loro. anche a 
> tornare monelli. a buttarsi, senza fare commenti. a giocare senza
> giudicare.
> 
> sanno che tra dieci giorni dall'altra parte dell'atlantico potrà 
> arrivare un segnale inaudito. sanno anche che rischiamo tutti di essere 
> finiti. anche prima.
> qui, nella provincia decadente dell'impero che crolla, nell'urbe che già
> qualcuno definisce la "città morta", qui, comunque vada, stavolta si
> vince.
> grazie, mille e mille ragazz* di questo movimento. per tutto.
> "e se non tutto almeno l'inizio"
> baci
> 
> peppe, roma, 25 ottobre notte, sicuro di ri-incontrarvi, in questi
giorni.
> 
> 
> _______________________________________________
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