[aha] Autocritica, arte, hacking e attivismo

gadda1944 gadda1944 at libero.it
Mon Nov 10 17:29:02 CET 2008


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> a quel punto la distribuzione della ricchezza diventa, più o meno, un 
> algoritmo. :)
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Qui casca l'asino. Cioè, mi auguro che la tua Spa non caschi, che nasca, che si sviluppi, che faccia tutte le belle cose che tu auspichi (e per cui, non ho dubbi, lavorerai).

Ma ho il fondato sospetto che non farà che replicare i meccanismi infernali del capitalismo, solo nascosti dietro il paravento dell'"azionariato diffuso": come le cooperative. Il movimento operaio ci provò già, fra 800 e 900, a fare quello che vuoi fare tu. E vedi come è finito. Si creerà, anche se tu non lo vuoi, la burocrazia di gestione, la logica degli shareholders e via dicendo. E avremo perso un'altra volta.

Perché tutte le altre condizioni che tu dici, la mutazione "antropologica", la collaborazione, i progetti condivisi, non possono partire se i corpi non tornano insieme, se non si scontrano, se non si conoscono, in condizioni diverse dal lavoro vivo che si trasforma in lavoro morto.

Se non si lavora a un rimescolamento del linguaggio, a uno scatenamento della potenza, se non si abbandona l'idea nefasta e mortifera che il linguaggio (compresa l'economia) possa ingabbiare il mondo. Se non si butta nel cesso l'idea che gli algoritmi possano risolvere i problemi. Se non si combatte per la fine della dittatura della metafora e per la liberazione della metonimia (come ci suggerì una signora venticinque anni fa, e in ben pochi la stemmo a sentire :-( ).

E qui casca, non l'asino, ma l'ingegnere.

Scusate, torno a complottare nella rete per scatenare i corpi e inventare linguaggi: lavoro vecchio, ammuffito, scaduto, capisco. Ognuno scommette su quello che può.

gadda




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