[aha] back from mexico e progressi su S1/S2

... chiudix at autistici.org
Mon Nov 3 08:14:15 CET 2008


L'opera affronta il tema della condizione di anonimato che 
quotidianamente si vive nell'affollato spazio pubblico della metropolitana
Grazie all'uso del programma Eys Web, che permette la 
modificazione in tempo reale delle immagini acquisite dalla web cam, lo 
spettatore (o spett-attore ) diviene parte dell'installazione. Nel momento
in 
cui si trova di fronte all'opera, viene ripreso a sua insaputa da una web
cam 
posta sopra ad uno schermo LCD collocato tra le altre fotografie. 
www.puccimarco.com roma (sito in costruzione imho)
fate anche la mano morta?
:-/

On Mon, 03 Nov 2008 02:04:59 -0600, xDxD <xdxd.vs.xdxd at gmail.com> wrote:
> T_Bazz ha scritto:
>> gia', anche io mi chiedevo What about Netsukuku...
>>
>> :)
> 
> 
> eccomi!
> appena giunto indietro dal messico, da strane ma fruttuose interazioni 
> con architettoni e istituzioni varie.
> il tema, tra l'altro, era rilevante: il titolo dell'incontro orbitava 
> attorno al recupero dei centri storici, ma alla fine non si faceva altro 
> che parlare di modalità per definire in modo significativo gli spazi 
> pubblici.
> magari scrivo due righe appena riesco a riappacificarmi con l'orologio, 
> che gli argomenti e le presenze erano realmente interessanti.
> anticipo: continuo a trovare una enorme difficoltà e un enorme stimolo 
> linguistico quando si parla di spazi pubblici.
> Noi, unici non-architetti in mezzo a responsabili dei beni culturali, ad 
> iper-architetti, a professori benemeriti e professionisti multi-cazzuti, 
> eravamo lì a presentare un punto di vista che è totalmente in sintonia 
> con quello di S1/S2, seppur applicato ad un contesto urbanistico.
> Il termine "riappropriazione" non è estraneo ad una parte 
> dell'architettura (e di conseguenza anche ad una parte delle 
> istituzioni). Che, però, rimane vincolata alle loro beneamate travi e 
> colate di cemento.
> Il menzionare la possibilità di integrare le nuove forme di spazio 
> pubblico (che sono del tutto connesse alla disponibilità di tecnologie 
> digitali) con quelle classiche (piazze, strade, edifici eccetera) 
> suscita reazioni divergenti: dall'ostilità esplicita (per cui il 
> dichiarare una "architettura della comunicazione" rimane pur sempre 
> un'eresia), alla curiosità da giardino zoologico (interessata cioè ai 
> soli aspetti disneyani delle tecnologie digitali, quelle necessarie per 
> ricostruire virtualmente centri storici e monumenti, per capirci), ad 
> una seria visione possibilistica (se, però, opportunamente proposta 
> tramite ganci cognitivi adatti: in questo caso sono utilissimi gli 
> esempi "geografici" che sovrappongono tramite l'infoestetica le 
> geografie fisiche a quelle data-driven).
> Da tener presente la tipologia dei partecipanti al dialogo/dibattito: 
> istituzioni centro/sudamericane, architetti "ufficiali" (del tipo a cui 
> vengono affidati gli interventi sui monumenti e sulle piazze storiche), 
> respondabili di beni culturali, istituti di cultura, musei, e robe
simili.
> 
> Netsukuku?
> Ricco anche di questo pezzo aggiuntivo di esperienza, continuo a testa 
> bassa su quanto m'ero messo in testa.
> 
> Compatibilmente con tempi e progetti sto aggiungendo pezzo su pezzo 
> nella definizione dei pezzi mancanti.
> 
> Come si diceva un po' di tempo fa Netsukuku è un pezzo dell'idea che a 
> me piace ancora chiamare S1/S2 e che, tra l'altro, è stata anche oggetto

> di dibattito in diverse sedi con lo scopo di ottenere dei fondi per 
> svilupparla in modo decente.
> 
> Viene fuori sempre lo stesso quadro: ragionare su un social network non 
> è granchè interessante. E' interessante ragionare su un framework che 
> risulti essere abilitante per poter avviare processi e pratiche che 
> siano antropologiche, economiche e culturali.
> 
> Nelle prossime due settimane sarò impicciato come pochi, ma cercherò di

> scrivere un punto aggiornato della situazione, che è assai interessante 
> e collegata a vari progetti che parlano di ecositemi digitali, e della 
> possibilità di creare standard, piattaforme e sperimentazioni specifiche

> (da generalizzare poi in sistemi più generali).
> 
> quindi per ora m'addormento.
> 
> ai prossimi giorni per un racconto delle recenti esperienze messicane 
> (che mi sembrano assai interessanti) e per un aggiornamento su S1/S2.
> 
> per chi voglia, poi, il 13 novembre starò a milanoInDigitale, coperto di

> elettrostimolatori, pronto per farmi torturare con OneAvatar. Tra una 
> scossa elettrica e l'altra due chiacchiere ce le possiamo fare anche lì.
> 
> ciaociao
> xDxD
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