Re:R: R: [aha] Direttore Politi , ma si è accorto che è aumentato il prezzo del pane ?

gadda1944 gadda1944 at libero.it
Sun Nov 2 20:48:34 CET 2008


> 
> boh
> sinceramente a me interessava tanto cio che sriveva kil- ..mmm non 
> mi ricordo bene il nick..-

kilroy. non è così difficile.

> mi piaceva leggere tutte le cose che sapeva 
> sulle nevrosi del collezionista e sul tentativo di sedurlo.

bene, abbiamo anmmirato l'erudizione.

> mi 
> interessava così come puro esercizio mentale,sociale forse per capire 
> cose che non so.
> 

ah: "puro esercizio mentale", questo è interessante. E' una cosa che non esiste, quindi forse varrebbe la pena di indagare perché qualcuno, da circa 5.000 anni, ci crede, che esista il "puro esercizio mentale".

> flash art è una rivista commerciale a volte al top 
> altre volte meno come alcune azioni in banca .
> ma mi sembrava che le 
> osservazioni di kil andassero un po oltre e cosi anche i commenti di 
> luigi.
> vabbe , peccato .
> f

Ma perché ti senti così orfana? Kilroy ha detto che si riposava solo un poco, poi avrebbe continuato - e non c'è dubbio che di cose sul feticismo e il collezionismo ne sa, più di Benjamin e Canevacci messi insieme. Quanto a Pagliarini, mi pare che non ci faccia mai mancare il suo parere, basterà stimolarlo solo un po'. Ma leggerti Duchamp e Baudrillard sulla fine dell'arte, no, eh?

Mi scuserete, ma in questo periodo sono un po' impegnato a fare il fannullone e il facinoroso e non riesco a contribuire ai dibattiti seri :-))

gadda



> ----Messaggio originale----
> Da: 
> luigi at artificialia.com
> Data: 2-nov-2008 19.45
> A: "List on artistic 
> activism and net culture"<aha at ecn.org>
> Ogg: R: R: [aha] Direttore 
> Politi , ma si è accorto che è aumentato il prezzo del pane ?
> 
> Luisa: 
> dobbiamo sentirci tutti offesi? 
>  
> O, nella tua magnanimità, risparmi 
> anche qualcuno? 
>  
> Benemerito Politi? 
>  
> Istituzione?!?!?!?
>  
> Novità??????????????????????????
>  
> Anch'io mi sento un pò delusetto 
> dalle tue parole.
>  
> Ma ho paura che potremmo non intenderci e son 
> stanco di polemiche inutili &
> sterili.
>  
> Preciso, quindi:
>  
> [A. ho 
> avuto occasione di osservare, leggere ed ascoltare il "benemerito" e
> non mi è apparso avanguardista, istituzionale e tantomano elegante 
> quant'è
> che tu predichi. 
> Ma si sà, è una questione di gusti, anche 
> l'eleganza.
>  
> [B. mi piace distinguere un'impresa di mercato da un 
> istituzione e,
> osservando il giornaletto di cui parli da lontano, 
> perdona, ma a me par di
> vedere più una azienda che muove su una logica 
> prettamente commerciale, che
> altro. con buona pax dell'arte!
>  
> [C. c'è 
> stata un'avanguardia oscillante tra l'elettronica e il digitale
> lisciata e poi oscurata da FA per due lustri. tanti dei personaggi e 
> delle
> istituzioni afferenti a sta lista ne son ben coscienti. Per me 
> era da
> raccontar altrove la novella sul talent-scouting.
>  
> Esistono 
> certamente e per fortuna altre realtà editoriali che fanno
> comunicazione:
> 1. assolutamente più moderna (exibart tanto per dirne 
> una);
> 2. molto più prestigiosa ed elegante (fmr tanto per dirne altra).
>  
> Luisa, per il resto, nulla di personale. 
> Del resto immagino che 
> persone della tua generazione abbiano vissuto FA
> quale innovativa. 
>  
> Ma t'assicuro che per i giovani (io escluso conseguentemente), tal 
> rivista è
> davvero non più rappresentativa delle coscienze e dei 
> movimenti. 
>  
> Con cordialità, e assoluta fermezza.
>  
> Luigi Pagliarini 
>  
>  
>  
> 
> 
>   _____  
> 
> Da: aha-bounces at ecn.org [mailto:aha-bounces at ecn.org] 
> Per conto di Luisa
> Valeriani
> Inviato: giovedì 30 ottobre 2008 22.40
> A: 
> List on artistic activism and net culture
> Oggetto: Re: R: [aha] 
> Direttore Politi , ma si è accorto che è aumentato il
> prezzo del pane ?
> 
> 
> scusate, mi sento un po' in imbarazzo ad intervenire, perché è da 
> poco che
> seguo costantemente la lista, e non mi va di apparire come 
> "sputasentenze".
> però devo dire che i toni e purtroppo anche i discorsi 
> che ho trovato qui, a
> proposito di arte, mi hanno molto deluso. Forse 
> non c'è tempo per fare
> lunghe analisi, forse la scrittura corsiva rende 
> più facile la battuta che
> l'analisi, ma complessivamente non trovo sul 
> tema interventi che si pongano
> allo stesso livello di consapevolezza 
> teorica che c'è in altri campi, e che
> un network di attivisti -penso - 
> potrebbe avere.
> però qualche cosa vorrei dirla, magari velocemente, e 
> senza costruire
> gerarchie nel discorso, un po' random, diciamo:
> - 
> Politi è un benemerito, perché tra le istituzioni che si occupano di 
> arte
> contemporanea Flash Art è tra le più attive a socializzare le 
> novità. per
> novità intendo qualcosa che destabilizzi il sistema, non 
> che lo confermi. E
> rispetto ad altre riviste, ivi compresa la stessa 
> Tema celeste, quando
> c'era,  è stata sempre molto più disposta a 
> mantenere "l'Informe" (per usare
> una definizione di Bataille ripresa da 
> Rosalind Krauss) che a ricostruire
> "forme". Mi rendo conto che il 
> discorso richiederebbe spiegazioni, che però
> non posso dare ora (ma se 
> non intervenivo anche così, al volo, non
> intervenivo più...), ma basta 
> accennare che , se consideriamo l'arte come
> messa in forma autoriale di 
> forme simboliche è qualcosa di cui forse non
> vale più la pena nemmeno 
> parlare.  Almeno qui, dove si parla peer to peer!
> Diciamo che fintanto 
> che per arte intendiamo la Bellezza esemplare,  il
> monumento-memento da 
> imitare, possiamo lasciarla tutta al Moderno. Però
> l'arte non è solo 
> questo, è anche qualcosa di eversivo rispetto agli
> orizzonti culturali 
> del mainstream (relativamente, eversivo!). E in questo
> senso Politi è 
> un benemerito, perché è il più coraggioso nel presentare il
> nuovo. Che 
> poi il sistema dell'arte sia anche sistema di valori finanziari,
> che 
> sia un mercato... beh, c'è da stupirsi? Quand'è che non lo è stato?  
> - 
> Se usciamo fuori del sistema dell'arte, fuori delle agenzie di
> socializzazione della Bellezza, allora dovremmo uscir fuori anche dalla
> cultura dello schermo, che convoglia l'attenzione verso un punto focale
> prospettico valido per tutti. Essere policentrici, dislocati e 
> polivalenti.
> Mobili. Porre al centro non l'arte, ma il godimento 
> estetico, che si esprime
> in diversi modi, disseminandosi in oggetti, 
> luoghi, esperienze, che
> trasferiscono la qualità nel quotidiano, senza 
> stacchi tra alto e basso.
> Creando feticismi liberati e liberanti.
> - 
> Feticismi  che erano già tutti attivi nei processi  del collezionismo, 
> che
> non è affatto una parolaccia, ma, anzi, la prima modalità di 
> approccio
> all'oggetto che partisse non da un valore "oggettivo" dello 
> stesso, ma da
> un'emozione soggettiva. Benjamin e il saggio su Fuchs 
> insegnano. Fuchs
> collezionava pornografia: robaccia, dal punto di vista 
> del conoscitore
> d'arte! ma lo specialismo è anch'esso una forma di 
> mediazione, e non
> dovrebbe interessare una cultura dell'immersione, 
> dell'immediatezza, del
> consumo..., a meno che non sia dettato proprio 
> dalla passione, da un
> atteggiamento da fan... un po' come quelli che 
> collezionano Gormiti,
> appunto! chi colleziona gormiti è già molto oltre 
> l'idea di un'estetica
> condivisa, non teme la censura perché segue la 
> sua passione e non pretende
> di dettere le regole a nessuno. E' molto 
> più vicino lui all'estremismo della
> creatività estetica nell'epoca 
> delle reti che l'adoratore domenicale del
> museo che cerca l'Arte con 
> l'A maiuscola! Lui è un bricoleur di pezzi che
> lui stesso mette 
> insieme, creandosi il suo personale frame di godimento
> estetico; mentre 
> chi va al museo per tenersi aggiornato perpetua un'estetica
> che non ha 
> contribuito a creare... Poi, naturalmente, anche l'andare al
> museo può 
> essere un'attività feticista, può essere l'espressione di una
> creatività nei consumi, può essere un frame per la propria esperienza
> dell'Altro... ma non per gerarchie date! 
> Scusate, devo proprio andare, 
> magari se interessa il discorso lo
> riprendiamo.
> 
> 
> 
> Il giorno 30/ott/08, 
> alle ore 21:11, bellafonte at libero.it ha scritto:
> 
> 
> già gli uomini.....
> 
> e le donne? creatività femminile? in cucina e a letto?
> 
> bah...
> 
> ----
> Messaggio originale----
> Da: netfuturista at yahoo.it
> Data: 30/10/2008 
> 19.23
> A: "List on artistic activism and net culture"<aha at ecn.org>
> Ogg: 
> R: [aha] Direttore Politi , ma si è accorto che è aumentato il prezzo
> del pane ?
> 
> 
> 
> È giunto il momento di abbattere l’odiosa innaturale 
> ridicola distinzione
> tra "artisti" e "non artisti". Questa distinzione 
> non solo oggi non ha alcun
> fondamento nella realtà, ma presuppone una 
> visione profondamente cupa
> dell’umanità intera.
> Non esistono artisti e 
> non artisti. Esistono soltanto uomini. Tutti dotati
> di creatività. La 
> differenza sta soltanto nella misura di tale creatività.
> Non più 
> artisti e non artisti, ma uomini più o meno creativi.
> Bisogna quindi 
> liberare gli uomini che oggi si sentono “non artisti” e
> portarli a 
> sbloccare la loro creatività repressa.
> Bisogna allo stesso tempo 
> liberare anche gli uomini che oggi si sentono
> “artisti”, farli scendere 
> dal piedistallo e spingerli ad una maggiore
> spontaneità creativa.
> 
> 
> 
> --- Mer 29/10/08, Luther Blissett <blissett at live.it> ha scritto:
> 
> 
> Da: 
> Luther Blissett <blissett at live.it>
> Oggetto: R: [aha] Direttore Politi , 
> ma si è accorto che è aumentato il
> prezzo del pane ?
> A: aha at ecn.org
> Data: Mercoledì 29 ottobre 2008, 18:34
> 
> 
> Premessa umiliante: la 
> distinzione tra arte e vita è roba da archeologia
> dell’obsolescenza. 
> Esempio significativo: la piattaforma di questa
> newsletter è l’
> attivismo, ovvero la ragion pratica, senza distinzioni tra
> arte, 
> politica, tecnologia, ecc.
> 
>  
> 
> Io non mi chiedo cos’è l’arte: mi chiedo 
> cosa sono io, perché cazzo esisto,
> come cristo devo agire.
> La vita 
> appare mediocre e affettata come un TV generalista? Ecco che l’arte
> mi 
> viene in soccorso suggerendomi un’estetica dei miei pensieri e dei miei
> comportamenti, fornendomi un modus, uno stile per vivere e per morire.
> Il mondo è un’opera d’arte senza senso e fine a se stessa, e lo siamo 
> anche
> noi. <<Un'opera d'arte infatti non ha contenuto, come non ha 
> contenuto il
> mondo. Entrambi esistono. Entrambi non hanno bisogno di 
> giustificazione, e
> non potrebbero assolutamente averne>> (Sontag). La 
> vanità è quindi
> l'atteggiamento adatto per tutto ciò che è vano e 
> vacuo. <<Vanitas vanitatum
> et omnia vanitas>> (Quoelet).
> L’arte è 
> originalità, ricerca, sperimentazione. L’arte mi aiuta a non
> annoiarmi, 
> mi da l’illusione di avere uno scopo; ed è l’avanguardia il mio
> scopo, 
> la sprezzatura, la ricerca di un’eleganza etica, di una bellezza
> morale.
> Tutto il resto è Politi.
> 
>  
> 
> Per una più ampia trattazione cfr, 
> Luther Blissett, Vangelo Nichilista, in
> particolare pagine 120-128
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