[aha] Io no global volgare e fasullo?
mariopesceafore at lifegate.it
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Sat May 24 18:52:50 CEST 2008
Carissimo Direttore Politi,
le scrivo per rispondere ad una sua lettrice che mi accusa d'essere un
fasullo e volgare no global, sempre che il termine mass mediologico no
global voglia effettivamente dire qualche cosa di concreto.
Scrivo perché profondamente turbato da certo passatismo culturale di certa
sua utenza che sembra non essersi accorta che sono passati quarantuno anni
da quand'è stata fondata la sua testata.
Faccio presente a tale Marta che io non ho mai fatto mistero di essere un
devoto cultore della sua testata, con la quale ho collaborato e della
quale ho tatuato il logo sul gomito con vanto ed orgoglio.
Sono un artista di formazione Accademico avanguardista, questa è forse
l'unica cosa che può contribuire ad etichettarmi come no global (sempre
che tale termine voglia dire qualcosa ed a tal proposito invito tale
Marta a spiegarne il significato), profondamente appassionato di
marketing, pubblicità e strategie di comunicazione mediatiche
(probabilmente tale passione muove dalla volontà di addomesticare le
proprie patologie ed allergie), quotidianamente uso la rete per
applicarle alla mia intima ricerca identitaria e culturale artistica.
Flash Art, ha da sempre attirato profondamente la mia attenzione, proprio
perché come prodotto culturale italico potrebbe anche non esistere,
secondo me la sua testata è stata la manovra di marketing culturale più
interessante del secolo passato (da studiare nelle Accademie d'arte).
Mi sembra però, che certi suoi lettori, non siano al passo coi tempi come
lei, io la considero il mio Maestro ed applico la mia creatività alla
valorizzazione del prodotto Mimmo Di Caterino, che come la sua testata,
in Italia potrebbe anche non esistere.
Mi lasci dire però che certe volte sbaglia a pronunciarsi con facilità sul
dilettantismo di questo o di quel pittore, esiste un altro sistema
dell'arte (quello con il quale lei comunica attraverso la versione di rete
della rubrica "Lettere al Direttore", diversa da quella su supporto
cartaceo), dove l'artista quando è furbo ed è un vero ricercatore, si
mette sul serio in discussione abbandonando in rete le proprie idee,
opere, considerazioni e progetti (io lo faccio anche in spazi reali, amo
abbandonare i miei quadri); abbandona la propria produzione nella rete
come fosse una crostata su di un davanzale che raffredda sostiene Gibson,
in attesa che qualche anonimo la rielabori (io lavoro così da anni e non
mi sembra un atteggiamento no global, sempre che il termine significhi
effettivamente qualche cosa!!!), meravigliosamente gratis!
Insomma, oggi tutta la comunicazione artistica è riflesso di qualcosa
altro e la nostra interazione decennale testimonia proprio questo; non ha
più molto senso interrogarsi sul tipo di significante linguistico e
neanche sul prodotto finale che potrebbe anche non esistere, questo
l'insegna lei, l'insegna Beppe Grillo ed anche Vittorio Sgarbi, Pippa
Bacca e Carlo Giuliani sono invece cattivi maestri, sto sbagliando?
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