[aha] dopo Consciousness Reframed 9 di Vienna

xDxD xdxd.vs.xdxd at gmail.com
Mon Jul 7 12:53:32 CEST 2008


eccolo!

di ritorno da Consciousness Reframed 9 di Vienna. Titolo "New 
Realities". Sottotitolo: "Being Syncretic".

http://cr9.dieangewandte.at/

In tre parole, da espandere qui di seguito con qualche paragrafo:

"Consciousness"?

"Reframed"?

"Syncretic"?

La qualità del convegno è stata generalmente di ottimo livello. 
Spaziando dai tanti "giocattoli" (nel senso più che buono del termine), 
ai lavori storici o filosofici, fino ad arrivare ai report sullo stato 
di avanzamento "tecnico" di alcuni progetti, ho trovato tanti contenuti 
interessanti e, spesso, mi dispiaceva non poter esere in più posti 
contemporaneamente per poter seguire le presentazioni che andavano 
avanti in parallelo nelle tre sale disponibili.

Vi invito, infatti, a dare un'occhiata all'elenco delle presentazioni 
per rendervi conto di qualità e quantità dei lavori presentati.

I temi principali? La dialettica inter-disciplinare tra tecnologie e 
neuroscienze. L'analisi storica (e, ahimè, un po' pseudo-storica in 
alcuni casi). L'uso e l'interpretazione delle tecnologie in modalità 
che, nelle conferenze, veniva definito "sincretico", ovvero in maniera 
fluida e integrata attraverso varie discipline.

Quindi, a livello qualitativo, un gran bell'incontro cui partecipare.

Ad una analisi di tipo differente, però, emergono alcune note negative.

Prima tra tutte un atteggiamento che tende ad abbracciare le dimensioni 
elitarie del sapere, delle pratiche scientifiche ed artistiche.

L'università e l'arte son due ottimi esempi, storicamente, di modelli 
elitari. Su questo non c'è dubbio. Solo non riesco proprio a capire come 
siano conciliabili queste modalità con i concetti espressi nella gran 
parte dei contributi dei presentatori.

Il Planetary Collegium ha, comunque, una dimensione elitaria marcata. A 
partire dai costi che sono necessari per sostenere, una volta accettati, 
il percorso di questo dottorato molto particolare e (da qualche anno) 
anche per partecipare alle conferenze.

Sono rimasto scioccato, in realtà. Se, in un qualche lontanissimo modo, 
potrebbe anche essere "parzialmente accettabile" che chi presenta 
qualcosa ad una conferenza debba sostenere dei costi (magari per mettere 
su l'evento stesso ed una conseguente pubblicazione che siano di buona 
qualità), mi risulta completamente estranea l'idea di tagliare fuori 
completamente giovani e pubblico, imponendo biglietti di entrata che 
vadano oltre le poche unità di euro! Al convegno, infatti, non era 
presente nessuna forma di "pubblico".

Questo, immagino, dovuto ai 300 euro che costituivano il biglietto di 
ingresso per i comuni mortali.
(per i presentatori si parlava, invece, di 250 euro a cranio che, seppur 
destinati alla realizzazione di evento+pubblicazione, son sempre 
tantini.. non ci dimentichiamo che al giorno d'oggi, se ti dice bene, 
quando un editore ti accetta un libro, se sei fortunato ti becchi 500 
euro di anticipo.... e che chi lavora nell'università, spesso, guadagna 
assai pochino.... )

Parlare di concetti così "elevati" come quelli espressi dai contenuti 
del convegno e, poi, tagliare completamente fuori il pubblico mi sembra 
assai... beh, criticabile.

altra forma di "distacco" è espressa, in alcuni casi, tramite i 
contenuti. Si sa: come in altri domini, anche nella conoscenza ci son 
argomenti, parole e tematiche che sono "di moda". Semplicemente, tante 
(troppe) volte, il semplice citare un vocabolo piuttosto che un altro è 
causa di successo/fallimento. Che non è una affermazione banale, 
naturalmente.

Diventa, oltretutto, bizzarro, quando, ad analisi su aree specifiche non 
corrispondano le relative aperture mentali.

Ad esempio mi è sembrato grottesco che, proponendo domande sensate (e, 
tra l'altro, sincere) su varie tematiche relative ai porno studies a 
persone che presentavano studi a più livelli sul corpo, sulla 
sessualità/sensualità, sulle teorie e pratiche connesse alle teorie dei 
feticismi visuali eccetera, spesso ti beccavi risposte supponenti o, 
addirittura, battute grossolane e volgari sul come le orge siano 
faticose, a me piace fare l'amore così e colà e toni di questo genere.

Lo stesso discroso vale per tutti i tentativi di aprire discussioni su 
possibili forme differenti di "università", di "sapere", di 
"formazione": tabù completo, spesso corredato da risatine supponenti.

Quindi: innovazione e ricerca, sì, ma solo se "accettabile" e se non 
"troppo radicale". 

Come dire: carucci.  :)

Ultima cosa: una nota di curiosità. Era incredibilmente presente, 
attraverso relatori e contenuti, un approccio profondamente connesso a 
varie forme di misticismo e spiritualità.

Se, da un lato, questa modalità è assai interessante (esteticamente, 
romanticamente e, volendo, anche su livelli narrativi e di riscoperta di 
spazi dialettici), dall'altro lato rappresenta una enorme barriera.

E' chiaro, ad esempio, come l'uso dell'ayahuasca rappresenti per alcuni 
insiemi di esseri umani un approccio scientifico allo studio della 
conoscenza, della consapevolezza e, in termini un po' "generalistici", 
all'analisi della realtà. Ma il partire dalle concezioni tecno-etiche (e 
un po' freak, se posso permettermi di aggiungere questo termine senza 
nessuna cattiveria o malizia... come espediente estetico "per capirci") 
e, alla fine, morali che ne derivano è ben altro discorso.

Sempre per capirci: una cosa è rilevare come, studiando il buddhismo, lo 
zen e quant'altro, si trovino delle eccezionali modalità di 
interpretazione per i concetti di onda, energia, spazio, tempo e 
identità, per come questi sono descritti dalla scienza contemporanea; 
un'altra cosa, ben differente, è la creazione di una dimensione di 
aspettativa e di tensione romantica che nel misticismo trova fondamento 
e spiegazione.

Non sto parlando di bene/male, naturalmente: ognuno è libero di 
appoggiarsi alle proprie idee e aspettative. Mi sembrava curiosamente 
narrativa tutta l'architettura concettuale basata sul misticismo che ho 
trovato rappresentata in diversi contenuti di questa, alla fine 
enormemente positiva, serie di conferenze e presentazioni.

Cià!
xDxD


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