[aha] L'altro sistema dell'arte contemporanea.

mariopesceafore at lifegate.it mariopesceafore at lifegate.it
Sat Jan 26 19:01:18 CET 2008


SANTA BARBARA, IL SISTEMA DEGLI INVISIBILI, L'ALTRO SISTEMA DELL'ARTE
CONTEMPORANEA





Cosa è l'artista se non un ingannatore ed un imbonitore, un venditore di
una realtà mai vera ed oggettiva ma verosimile?

 Un individuo che presuntuosamente e pretenziosamente, in maniera immonda
misura il mondo con il suo sguardo, visione verosimile e mai oggettiva,
niente di più e niente di meno che uno sguardo ed un punto di vista di un
comune mortale che però presume di essere immortale e questo sovente lo
pone e lo giustifica di una condizione amorale.

 Un uomo comunemente mortale che non esiste senza apparire e che per sua
necessità ego-logica necessita di un pubblico di riferimento in micro od
in macroscala.

Un artista che non appare, che non si mostra e che non si dona è un
artista che non esiste, nella ricerca artistica contemporanea a qualsiasi
livello ed in qualsiasi contesto si operi essere è apparire, altrimenti
che senso avrebbe quella scienza chiamata semantica?

 L'arte è strumento di conoscenza ed indagine ma anche di finzione,
mistificazione ed induzione, un territorio dove con il tempo coloro che
sembrano ed appaiono iconoclasti diventano neoiconici che attenderanno a
loro volta l'arrivo di nuovi iconoclasti anticlassici.

Territorio, limiti e confini dell'arte contemporanea quindi variano, così
come varia la superficie terrestre, ragion per cui oggi non ha senso
parlare di artista "drop out" o "outsider", l'arte contemporanea oggi è
una idea poetica che si autoriproduce, con le stesse logiche peccaminose,
in  micro come in macroscala il sistema dell'arte inquadra, allinea e
copre tutti gli operatori artistici specializzati, nelal stessa maniera
del sistema geopolitico mondiale.

L'iconoclastia e quello che diverrà classico per il futuro va cercato ed
individuato in una area creativa disobbediente, che rifiuta leggi di
conformazione e di sottomissione ad altre figure professionali che questo
sistema impone.

 Il problema vero oggi è: Esistono territori di ricerca di frontiera
inesplorati ed insondati dove una idea di altro sistema dell'arte sia
possibile?

 Attorno quali orbite ruotano oggi gli iconoclasti iconici, ossia gli
artisti che sanno di essere sconfitti, infelici e perdenti, coloro che in
futuro saranno reputati più interessanti dei trionfatori che il sistema
arte contemporanea privatizzato transnazionale impone con incredibile
forza persuasiva dall'alto?

 Quale senso ha oggi parlare di pittura, scultura, videoarte, decorazione,
scenografia e performances quando nell'ambito di un sapere condiviso ed
olistico il termine artista oggi dovrebbe inglobare trasversalmente tutte
le pratiche poetiche del fare artistico?

 L'arte ha un valore esclusivamente simbolico e privo di prezzo, il
simbolo lo sappiamo, ha un valore relativo, intimo e personale.

 In questo sistema si è dimenticato tutto questo e molti artisti
funzionali alle logiche economiche globali di tale sistema sono
autistici, non riescono a guardare al di la della frontiera territoriale
del loro mondo soggettivo e parziale, da studenti di una qualsiasi
Accademia di Belle Arti della galassia interplanetaria sognano di
divenire Cattelan o la Beecrooft, Hirst o Koons, Kostabi o Abramovic
mentre in realtà si autoimpacchettano, non avranno possibilità alcuna di
fare arte e vivere d'artisti ed i loro sogni saranno ibernati e riciclati
in scuole ed istituzioni pubbliche d'arte applicata, dove quotidianamente
si alimentano frustrazioni, nevrosi ed inquietudini creative, professando
ed imponendo culture artistiche dettate dal libero mercato per mezzo di
una rete di potenti addetti ai lavori iperspecializati appoggiati da una
editoria specializzata uniformata in espansione permanente.

 L'arte contemporanea e la libertà di ricerca artistica oggi sono un
problema serio, interconesso con le problematiche di un mondo sospeso tra
localismi identitari resistenti e persistenti e globalismi sradicanti,
alienanti ed omologanti.

Urge individuare un territorio nuovo, dove dare voce e visibilità ad i
perdenti di oggi che stimoleranno il futuro più di quello che ci è
imposto.



Domenico "Mimmo" Di Caterno nasce a Napoli il 07/08/1973.

ex collaboratore di Flash Art, Exib Art ed Equilibriarte, attualmente vive
e lavora a Cagliari nel sud Sardegna.





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