Re: [aha] e mò?

[dUbst4]

nonono,non volevo aggredirti,anzi scusami se ti sono sembrato
scontroso: è un malumore mal represso che in questi giorni non ha
trovato occasione di sfogo con altri esseri umani (dato che sto
lavorando e studiando al computer), e basta un nonnulla a fornire
espressioni forti alla frustrazione.
Non mi hai dato assolutamente fastidio, anzi, trovo molto stimolante
la discussione.

Anche se è una dinamica estremamente articolata quella che stiamo
discutendo: sono state ipotizzate, storicamente, molte forme di
autorappresentanza e di autorganizzazione, o anche solo di
suddivisione meritocratica delle competenze..

..quello che accade è che, (secondo me eh) una volta instaurato il
meccanismo della rappresentanza, diventa troppo scomodo e faticoso
rinunciarvi. La gestione è delegata ed è più facile criticarla che
modificarla strutturalmente: il potere diventa "monolitico" e
centralizzato come conseguenza di un sistema di spinte e controspinte.
 In Italia siamo ancora in questa fase,evidentemente. Un
"cattolicesimo" "immaturo",ossia pubblico e pubblicizzato, e un
(neanche-troppo-)criptofascismo di ritorno, entrambi comunque
completamente privi di qualunque riferimento culturale se non
l'adesione acritica ad un "confortevole monopensiero", impediscono
qualunque serio dibattito (serio in quanto critico ed oggettivo).

Quindi che si fa? L'impulso primo è quello di tirare dei sassi, e
volentieri. O dei cavalletti.
"Dimostrare empiricamente che l'autorganizzazione è possibile".. fammi
capire cosa vuoi dire, perchè riesco a intuirlo ma vorrei confrontare
le idee su questo..

Ciao e a presto,
Marco