[aha] Io e D'antonio.

mariopesceafore at lifegate.it mariopesceafore at lifegate.it
Tue Feb 12 23:04:50 CET 2008


Dialogando con Esopo (Antonio D'Antonio):


http://it.youtube.com/watch?v=HSYP7BXldzk


Mimmo:
Qual è la differenza tra l'arte ed un artista? Delle volte si confonde
l'artista con la sua arte o l'artista si confonde deliberatamente con la
sua arte nel presentarsi o nel presentarla, tu distingui tra te uomo che
concepisce una idea dell'arte e la tua arte o no?


Antonio:
[*Si, l'arte è una parte dell'artista, che puo' confondersi, mischiarsi
con l'uomo e il suo stare al mondo, vivere d'artista.*] C'è anche una
idiosincrasia fra le diverse parti del fare Arte, una riguarda l'idea
prima, l'altra è il manufatto, che spesso diventa altro dall'idea, come se
acquistasse vita propria.
Tornando alla tua domanda, la personalità, la libertà creativa , non va
svenduta al Tempo del fare per vivere, almeno questa è la mia scelta.
Fare altro per vivere ed essere libero come Artista, nel produrla.


Mimmo:
Quindi la tua arte è indipendente da te, nessun legame morboso? Mi sembra
di capire che tu abbia con la tua produzione una relazione del tipo figlio
d'abbandonare per farlo maturare, mi sbaglio?


A:
Noi non siamo dei Moloch granitici ma un'insieme di noi e di altri che
abbiamo incontrato per strada.
Amare la propria Arte è anche lasciarla godere agli altri.
L'Arte per me è gioia, piacere, godo nell'aver creato uno spazio-colorato,
un frame di un racconto.
Dopo c'è un ulteriore Frame, opera senza l'ossessione della precedente,
che è un ulteriore pezzo nell'infinito Puzzle dell'Arte, almeno della mia.
Le Opere nascono per confrontarsi con l'intorno, talvolta stridono con
esso ma vogliono confrontarsi, dare e prendere senza traumi.
[*Si ,le opere non ci appartengono, smettono di appartenerci nel momento
dell'ultima pennellata, godiamo del risultato, poi andranno per la loro
strada*].
Se saranno fortunate continueranno il percorso, altrimenti si
impolveriranno in qualche cantina o soppalco.
Un giorno chi sa?

M
Non ti sembra egoistico questo approccio all'arte per gioia e goduria
personale?

A:
Non si puo' produrre Arte se ciò non soddisfa in primis noi, produrre per
gli altri?
Nel momento in cui rendiamo visibile la nostra Arte rendiamo anche gli
altri partecipi di tale piacere.
L'atteggiamento che deve avere un'artista è quello di rendere godibile
l'ambiente urbano.
Lo Scultore può' contribuire con le sue Sculture a migliorare l'ambiente,
far partecipe i cittadini della sua opera che diventa anche loro.
Musei per le opere pittoriche? Si!
Oppure possono diventare mosaici, graffiti o murales, godibili.
I graffittari lo fanno gratis per tutti, almeno quelli bravi.

M:
Ma sottoporre lo spettatore passivo ad una prestazione non richiesta non è
come stuprarlo? Perché nell'arte , e solo nell'arte, l'imposizione
gratuita è la norma?

A:
Non vedo nessuna imposizione da nessuna parte, l'arte dei murales, dei
grafittari la si può' guardare o meno, nessuna forma di violenza.
Spesso la stessa viene praticata in zone degradate dall'incuria delle
amministrazioni cittadine, migliora l'ambiente, lì sono nati i graffiti
come il Rap.
Non c'è niente che non disturbi nessuno, ad esempio a me non piacciono le
superfetazioni, le tettoie sui balconi delle case in città.
Io non amo i giardinetti mal progettati, l'arredo urbano da incubo,
subisco violenza visiva guardando in ogni dove.
[*Tutto può' diventare violenza,comprese le saghe paesane che non tutti
scelgono, oppure l'albero della cuccagna, non credi?*]
M:
Dico, che ci fosse un vero mercato dell'arte e l'arte fosse un vero bene
sociale e culturale, l'artista forse non avrebbe bisogno di donarsi ed
ostentarsi, ma sarebbe cercato, come il panettiere, il salumiere o il
barbiere, mi sbaglio?

A:
L'Arte non ha relazioni con il mercato, l'arte prescinde da esso.
Non è catalogabile attraverso la monetizzazione dell'oggetto, non è un
prodotto, bensì un bene culturale.
Come il voler monetizzare le opere della tragedia/commedie greca, le opere
del Goldoni e Dante.
Quale prezzo per Sogno di una notte di Mezza Estate di William Shakespeare?
L'Arte esiste perché è il luogo del sogno, di un'idea, che accompagna
l'uomo sin dalle Grotte di Lascaux.
[*L'Arte è Magia, l'arte esiste in sé e talvolta qualcuno riesce a
mostrarla*], molta è solo decorazione, esercizi di stile, acrobazie
tecniche.

M:
Penso che Goldoni e Shakespeare siano abbondantemente monetizzati e che
l'arte che riconosciamo è quella che monetizziamo, altrimenti io e te non
saremmo artisti invisibili, mi sbaglio?

A:
Artisti invisibili?
Una Domanda Complessa, si esistono gli invisibili che talvolta emergono.
L'operazione interessante sarebbe inserire delle Diacronie nei discorsi,
delle Discordanze che facciano emergere l'invisibilità, il pensiero
fantasma.
Qual è quell'arte invisibile? quella non riconosciuta dalle consuetudini,
dalle molteplici particelle di pensiero che in ognuno si costruiscono
nelle relazioni sin dall'infanzia?
Oppure è pensabile che sono invisibili, non perché è altra arte, ma solo
perché non sono in pista con il loro/nostro modo di fare?
Tornando a William S.,la capacità di aver raccontato un sogno ed una 
realtà storica che diventano classicità mi sembra che prescinda dalla
monetizzazione, No?
L'Odissea è opera Moderna, nel linguaccio e nelle accezioni del comunicare
un viaggio,un sogno presente in noi.
[*Gli invisibili sono come i fantasmi, talvolta appaiono.*]




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