[aha] The Big Bother/ Grande Fardello Private Screening - NABA
2/12/08
francesco monico
francescomonico at gmail.com
Tue Dec 2 10:07:06 CET 2008
La Scuola di Media Design & Arti Multimediali NABA, ha voluto recuperare
l'opera Grande Fardello, del 2004, regia di Marianna Schivardi e Simone Pera
- Bella Vita production - Cooperativa Estia. Questo film era stato censurato
dal Ministero dell'Interno per delle cavillose questioni burocratiche poiché
girato interamente all'interno del Carcere di San Vittore di Milano e
interpretato da uomini condannati per i più vari reati.
Quando questo divieto è venuto meno ormai il lavoro era pressoché
dimenticato, anche se l'opera era concepita e realizzata molto bene.
In accordo con Marianna Schivardi è nata l'idea di recuperare l'opera e
preparare una versione ri-masterizzata che sarebbe poi andata ai festival
internazionali e nazionali. Nel 2008 quindi l'opera è stata recuperara dal
Medialab della Naba e rimontata, i dialoghi tradotti e il film è stato
interamente sottotitolato. Sono state realizzate due sigle, di testa e di
coda, in tecnologia mista 2D e 3D. Questo lavoro, assai complesso, è stato
possibile grazie a Vichie Chinaglia, Michele Molluso, e Simone Rovellini,
mentre, Lauren Hoekstra, Michele Molluso, e Simone Rovellini, hanno
realizzato i sottotitoli. Steve Piccolo ha composto le musiche per le due
sigle e ha sonorizzato il film. Sono stati composti due testi uno
introduttivo e uno conclusivo che hanno dato un sapore maggiormente vicino
alla videoarte all'opera e spostato il film sulla tematica del 'grande
fratello-panopticon'.
L'opera non è visibile pubblicamente, poiché deve essere presentata in
anteprima ai festival, tuttavia viene proposta eccezionalmente in PRIVATE
SCREENING in NABA, il 2/12/2008, in aula Volume Luce NABA ore 17.30 per una
prima condivisione del lavoro.
Vorrei ringraziare per la riuscita dell'operazione e la qualità del
risultato Simone Rovellini, Michele Molluso, Vichie Chinaglia, Lauren
Hoekstra, la responsabile Medialab Maresa Lippolis, Steve Piccolo, Amos
Bianchi, e per le traduzioni dall'italiano all'inglese il giornalista del
Washington Post Aaron Maines (spero di non aver dimenticato nessuno).
Una anteprima del lavoro, con i testi introduttivi, i dialoghi e alcune
immagini è visibile su: http://thebigbother.blogspot.com/
--
Francesco Monico
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