R: Re: [aha] Nichilismo
gadda1944
gadda1944 at libero.it
Wed Aug 20 15:54:44 CEST 2008
Per la gioia di Antonio e lo|bo e di di chissà quanti altri aha-netters posto qui sotto un rapido scanning che ho fatto delle pagine in cui Lovink inquadra la questione del nichilismo nel capitolo "Bloggare: l'impulso nichilista", dal suo "Zero Comments- Teoria critica di Internet". Si capirà quindi che il nostro piccolo dibattito non era così avulso dalla discussione internazionale su Internet, e anche che aveva (come xDxD ha così acutamente percepito) anche qualche relazione col Web 2.0.
(PS: l'ultima asserzione della citazione non è stata ispirata a Lovink dalla lettura dei post di [aha] degli ultimi giorni...)
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(da Geert Lovink, "Zero Comments- Teoria critica di Internet", Bruno Mondadori editore 2008, pp. 69-71).Il nichilismo? Sono troppo cinico per credere al nichilismo
Stuart Studebake1, 2005, early-warning.blogspot.com
«I blogger sono nichilisti creativi perché sono dei buoni a nulla. Postano nel nirvana e hanno trasformato la loro futilità in
una forza produttiva. Sono nullisti che celebrano la morte delle strutture di significato centralizzate e ignorano l'accusa di
non produrre che rumore; sono disingannatori la cui condotta
e le cui opinioni sono considerate inutili»(63) Justin Clemens
nota che nel dibattito pubblico il termine "nichilismo" è stato
rimpiazzato da appellativi come "antidemocratico", "terrori-
sta" e "fondamentalista". Tuttavia negli anni passati c'è stata
una notevole rinascita del termine sebbene non si tratti, in genere, di niente di più che osservazioni di passaggio. Una teorizzazione significativa di questa "condizione" è stata compiuta a metà del XX secolo e includeva la rielaborazione di autori
del XIX secolo come Kierkegaard, Stirner e Nietzsche. Dopo le
due guerre mondiali l'esistenzialismo ha definito i gulag, Au-
schwitz e Hiroshima come manifestazioni del male organizza-
to che avevano dato origine a una crisi generale dei sistemi di
credenze esistenti. Chi fosse ancora interessato alla teoria deve
leggere The Will to Technology and The Culture of Nihilism di
Arthur Kroker, che legge Heidegger, Nietzsche e Marx in una
prospettiva contemporanea e tecno-nichilista.
Ci troviamo di fronte a un «nichilismo compiuto», secondo
un'espressione di Gianni Vattimo, e i blogger hanno capito
che la sua realizzazione è un dato di fatto.(64) Il nichilismo viene inteso da Vattimo non come assenza di significato ma co-
me il riconoscimento della pluralità dei significati; non è la fine della civiltà ma l'inizio di nuovi paradigmi sociali, fra cui
quello dei blog. Scostandosi dalla comune interpretazione
del nichilismo come idea pessimista secondo la quale l'intera
esistenza è priva di senso, Vattimo fa del nichilismo una dot-
trina etica per la quale non esistono assoluti morali o leggi naturali infallibili e la "verità" è inevitabilmente soggettiva. In
ambito mediatico questo comporta un atteggiamento critico
nei confronti delle grandi organizzazioni commerciali del-
l'informazione e del vortice senza fine generato dai politici e
dai loro consulenti.
Mettere in dubbio il messaggio non è più un atto sovversi-
vo compiuto da cittadini impegnati: è un atteggiamento a
priori, che può addirittura precedere l' accensione della tv o
del pc.
Il nichilismo esprime l'impossibilità di opporsi: uno stato di
cose che, ovviamente, genera moltissima ansia. Non si tratta di
un sistema di credenze monolitico: non "crediamo" più nel
nulla, come accadeva nella Russia del XIX secolo o nella Parigi
del primo dopoguerra. li nichilismo non è più un pericolo o un
problema, è la condizione postmoderna di default. È una ca-
ratteristica comune, persino banale della vita, scrive Karen
Carr, e non è più legata alla questione religiosa. I blog non sono né religiosi né secolari, sono "post-virtù". Oggi la temporalità paradossale del nichilismo è quella del non-affatto-già-adesso. Dal punto di vista mediatico questo sarebbe il momento in cui i mass media abbandonano le loro pretese di verità e
non possono più parlare come se fossero la voce dell'autorità,
ma non possiamo datare questo evento in modo preciso, visto
che un momento così significativo può essere sia personale sia
storico-culturale. Gli utenti dei media si stanno spostando dal
festoso McLuhan al Baudrillard nichilista, cosa che si esprime
ne1l'insensatezza dei dibattiti cui si dedicano in rete.
(63) J. Clemens, "The Romanticism of Contemporary Theory: Institution, Aesthetics, Nihilism", Aldershot, Ashgate 2003, p. 77.
(64) Ivi, p. 89
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