[aha] vi giro - LA FINE DELL'ANTROPOLOGIA

franca.formenti3 franca.formenti3 at libero.it
Sat Aug 16 16:35:29 CEST 2008


:-) praticamente o ce l'ha nel sangue o cambia mestiere!
carina come analogia!
f

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>From      : aha-bounces at ecn.org
To          : "List on artistic activism and net culture" aha at ecn.org
Cc          : 
Date      : Sat, 16 Aug 2008 01:54:47 +0200
Subject : Re: Re: [aha] vi giro - LA FINE DELL'ANTROPOLOGIA







> essendo un campione diceva che non c'era bisogno di impararlo bastava bere
> una birra e correre dietro al pallone, inoltre diceva che l'allenatore è un
> tizio che serviva a tenerli allegri durante i pranzi...
> 
> un grande di nome e di fatto
> 
> Il giorno 15 agosto 2008 22.59, franca.formenti3 <franca.formenti3 at libero.it
> > ha scritto:
> 
> > perdona la  mia ignoranza
> > ma cosa rispondeva  george best quando gli chiedevano come si impara il
> > calcio?
> > f
> >
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> > >From      : aha-bounces at ecn.org
> > To          : "List on artistic activism and net culture" aha at ecn.org
> > Cc          :
> > Date      : Fri, 15 Aug 2008 11:48:31 +0200
> > Subject : Re: Re: [aha] vi giro - LA FINE DELL'ANTROPOLOGIA
> >
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> >
> >
> >
> >
> >
> > > Sono molto felice che alcuni studenti Naba abbiamo interagito con la
> > lettera
> > > di Canevacci e le risposte, riflessioni. E' vero che la Naba ha molte
> > facce,
> > > avevo cercato di comunicarlo anche nella mia mail, tra le righe, gli
> > > studenti l'hanno evidenziato. L'importante è discutere di quello che sta
> > > avvenendo: una classe di docenti sta portando avanti il loro modello
> > > didattica-workshop basato sulle regole lavoro-comunicazione-nome di fama
> > > ovvero didattica che si giustifica con le ricadute sul lavoro (a breve
> > > termine) e di comunicazione e docente di nome o per meriti creativi o per
> > > politica (che il più delle volte non gliene interessa molto di
> > insegnare).
> > >
> > > Ma un problema da evidenziare è anche la totale mancanza nel dibattito
> > degli
> > > studenti. Infatti in Naba ben 3 anni fa abbiamo messo in piedi le
> > elezioni
> > > del rappresentante degli studenti con il risultato che nessuno voleva
> > essere
> > > eletto. Adesso siamo in piena attuazione della riforma e la Direzione ha
> > > voluto fortemente una presenza di studenti nel consiglio accademico, cosa
> > > che verrà attuata in breve, (se gli studenti reagiranno).
> > >
> > > Io stesso dall'anno prossimo insegnerò Teoria delle Arti Multimediali al
> > > primo anno assieme a Marco Mancuso, Francesca Valsecchi proprio per far
> > > avere agli studenti una maggior consapevolezza del loro ruolo di artisti
> > > (antenne delle cultura) fin dal primo anno, e per condividere l'idea che
> > 'la
> > > consapevolezza oggi è un atteggiamento politico', immaginando l'accademia
> > > come un dispositivo politico (che sarà il tema del prossimo simposio New
> > > Media Art Education & Research 2009). Spero che con queste azioni gli
> > > studenti si sveglino e inizino a partecipare al dibattito critico
> > generato
> > > dall'accademia. Oggi c'è la totale latitanza degli studenti quali
> > > interlocutori, solo, come al solito, i gruppi cattolici, si sono
> > organizzati
> > > in rappresentative, ai quali in quanto direttore devo dare il massimo
> > > ascolto.
> > >
> > > Trovo molto corretta la considerazione di Natasa sulla moltitudine delle
> > > specie e sul fatto che ogni studente ha una propria dimensione spazio
> > tempo
> > > che lo porta ad avere momenti  e modi di apprendimento differenti (la
> > penso
> > > proprio così anch'io), inoltre io stesso all'università mi sono costruito
> > il
> > > mio percorso, ricordo benissimo quando in statale leggendo de kerckhove,
> > > kelly, castells, mcluhan, nelson, bateson, i colleghi di filosofia mi
> > > snobbavano e come seguendo il prof giorello ho cercato di adattare il mio
> > > percorso di studi da storico a quello di un ipotetica storia delle idee,
> > > insomma il modello è aperto, come dice natasa poi sta anche allo studente
> > > cogliere le possibilità e costruire la propria strada e il proprio
> > network.
> > > Il modello della Scuola di Media Design e Arti Multimediali è aperto, è
> > un
> > > modello che abbiamo portato da Toronto dagli studi al McLuhan Program.
> > >
> > > Riguardo alla posizione di Caronia va tutto bene ma sembra la posizione
> > di
> > > george best quando gli chiedevano come si impara il calcio ... caronia è
> > un
> > > eccellente professore, una delle meni più lucide, coerenti e serie che ho
> > > mai conosciuto, una velocità di pensiero che stupisce, e una tensione
> > umana
> > > etica fortissima. Insomma parla contro la pedagogia ma è un bravissimo
> > > pedagogo.
> > >
> > > Credo che il modello sarà sempre insufficiente e quello che deve sempre
> > > essere attivo è il dibattito sull'Accademia, che in questo dibattito
> > debbano
> > > entrare gli studenti (che oggi in certe materie ne sanno di più degli
> > stessi
> > > professori), che la teoria critica sia da considerare sempre superiore
> > alla
> > > pratica al "learning by doing", che è un modello didattico complementare
> > e
> > > necessario ma che a causa della 'massificazione' della creatività è
> > > diventato modello politico per facili carriere anche accademiche.
> > >
> > >
> > > Francesco
> >
> >
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