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T_Bazz
t_bazz at ecn.org
Tue Apr 15 10:52:21 CEST 2008
Ciao,
intervengo anche io sulla questione. Ho guardato bene il sito realizzato
da iocose e prima di tutto mi stupisco (ingenuamente?) che qualcuno
abbia potuto considerare quelle email veritiere! :) secondo me quindi
non e' del tutto errata la considerazione che ha spinto i membri di
io/cose a creare l'operazione: mi sembra ovvio che la gente reagisca
senza leggere realmente quello che viene inviato e questo ci dimostra
che forse uno dei grandi problemi attuali e' il basso livello di
attenzione e la superficialita' con cui i contenuti vengono considerati.
Non si sta parlando tanto sul piano politico, pur se le mail sono state
inviate in periodo elettorale, ma il progetto credo sia piu'
un'operazione "semiotica". Anche perche' e' palese che sia stato dato
importanza proprio alle strategie di presentazione delle informazioni,
alle tecniche di comunicazione e al come fare "pubblicita'" (tipo l'idea
di salvare lo sfondo del desktop, la suoneria, ecc).
Seguendo questo ragionamento, da una parte l'operazione e' riuscita, se
l'obiettivo era in qualche modo orientare il corso e il flusso delle
informazioni: qui in lista ne stiamo parlando da giorni e io/cose sono
stati in grado di scatenare un dibattito. Per chi si ricorda un po' i
tempi d'oro dell'attivismo italiano ;-) questa era anche la strategia
del Netstrike: non tanto puntare sull'operazione di blocco del server
ospitante il sito oggetto dell'azione, ma far parlare dell'operazione.
Sono anche sicura che se il collettivo avesse lavorato un po' piu' a
livello di informazione stampa, coinvolgendo giornalisti in cerca di
notizie, magari avremmo parlato diversamente della cosa ;-)
Ancora meglio se il sito fosse stato censurato (dal PD?), allora
l'obiettivo sarebbe stato raggiunto!
Ovviamente sto un po' esagerando, ma mi sembra charo che piu' che
parlare di gloriose operazioni artistiche o meno, e se certe operazioni
siano da considerare arte o no, bisognerebbe fare un po' autocritica e
ammettere che diversi progetti che hanno fatto storia a livello
artistico, in realta' e' perche' sono riusciti a interpretare come la
comunicazione avviene e quali sono le cosiddette strategie per "fottere
il sistema". Chi e' piu' bravo a capirlo, piu' riesce a far parlare di
se', piu' viene poi legittimato da una certa critica. E del resto la
strategia aveva gia' illustri "maestri", cominciando dai Neoisti e dal
Luther Blissett Project. Quindi il punto non e' tanto reagire se le
operazioni sono autodefinite artistiche o meno, semmai e' capire se le
strategie adottate sono state del tutto vincenti o no.
Cosa che va benissimo del resto, io sono la prima a dire che l'arte con
l'A maiuscola e' morta da un pezzo (per fortuna!).
In fondo, mi sembra che oggi l'arte (quella in rete) stia diventando
sempre piu' un'operazione di marketing. E lo dimostra anche il fatto che
molte gallerie adesso sono improvvisamente interessate a certi soggetti
artistici e a certe pratiche (quelle della net.art, per esempio) che
prima, specialmente in Italia, erano del tutto ignorate o bollate con la
solita frasetta che tutti ci siamo sentiti ripetere 15 anni fa: "ma
questa non e' arte!".
Gli 01.org, che sono dei bravissimi strateghi da questo punto di vista,
l'hanno capito benissimo e hanno iniziato a vendere le loro opere e a
capitalizzarle. Che poi sia arte o no, a questo punto ha poco senso per
me, e' un'operazione di marketing. E da quel punto di vista, riuscita,
forse - spero per loro che vendano! ;-)
E in fondo e' stata anche un'operazione di marketing proclamare la morte
della net.art, tanto per poter essere legittimati come critici
"specializzati" in quel campo, e come creatori di opere artistiche
irripetibili da chi fuori del giro. Un paradosso, forse, proprio perche'
proveniente da chi faceva della ripetizione e dell'anti-Arte un baluardo.
Ovviamente questo non toglie che alcuni lavori di net.art siano stati
grandiosi e che abbiano lanciato una nuova estetica, basta pensare a
jodi, quindi me ne guardo bene di screditare percorsi che apprezzo e che
e' difficile in qualche modo eguagliare.
Ma forse il punto ora e' quello di cambiare prospettiva, e finire una
volta per tutte di riferirsi sempre ai "grandi illusti" ;-)
perche' in questo modo si casca ancora una volta in pieno nella loro
operazione di marketing, e questo ci dimostra che sono stati proprio bravi!
Per cui, ben vengano altri progetti come quelli di io/cose, magari ora
che si e' tornati al disastro politico qualcosa ricomincera' a muoversi?
Saluti!
--
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