[aha] yes we spam
iocose
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Fri Apr 11 12:54:29 CEST 2008
Rispondiamo alle varie critiche, di cui vi ringraziamo, un po' a salti.
Innanzitutto, aver reclamato l'azione come "politica e artistica"
legittima buona parte delle vostre risposte. L'idea, e qui rispondiamo
ad Elena, di dover fare la stessa operazione col PdL per renderla
sensata, non ci sembra colga bene il punto. Farla col PdL non avrebbe
molto senso in quanto il nostro lavoro e' innanzitutto una riflessione
su certa retorica politica. Il PdL la incarna da molto tempo, e ad
essere onesti colpire ora sarebbe fuori tempo. Piu interessante e
drammatica, dal nostro punto di vista, la deriva del PD, che su questa
si e' fondato, cambiandone i colori ma lasciandone immutata la sostanza.
Per farla semplice: Berlusconi non e' il male, ma chi ci si adegua...
Non mi sembra neppure pertinente il paragone con Vaticano.org. Non e'
tematizzato, nel nostro lavoro, il sostituirsi all'istituzione, non c'e'
una sovversione in questo senso. La maschera (davvero di cartone) del PD
che ci siamo costruiti era giusto uno strumento, non il fine. Quello che
ci interessava era vedere come era possibile forzare le tecniche
retoriche del PD, fino al paradosso, e vedere fino a dove potevano
reggere. Per un Domenico Quaranta che ha colto l'assurdità delle mail,
ci sono centinaia di persone che hanno creduto di avere di fronte
Veltroni, o meglio ancora che fosse un artificio berlusconiano per
screditare l'avversario. In questo senso ci ha lasciati abbastanza
sconvolti scoprire che offrire adesivi per personalizzare la tessera
elettorale e' considerato in linea con la propaganda del PD, e in
generale plausibile in questo periodo elettorale. Non si trattava
insomma di raccontare come fosse possibile mimetizzarsi in chi, da
sempre, basa la sua forza sull'essere unico e inappellabile, ma vedere
quali erano gli spazi di manovra.
Da questo punto di vista Yes we Spam e' in linea con nient'altro che gli
i nostri precedenti lavori. Uno scherzo per funzionare deve mostrare
come vero qualcosa che, per chi riceve, potrebbe anche esserlo. Ma
proprio perche lo crede possibile al momento dello svelamento fa la
figura del fesso. Il punto e': cosa ha portato a credere che fosse
possibile che il PD mandasse spam? Sulla risposta a questa domanda si
basa la componente politica del nostro lavoro, legata all'attuale
situazione italiana. E per chi ha creduto che tutto questo stava
accadendo veramente, da qui parte quella "conoscenza e riflessione"che
giustifica il sabotaggio, per riprendere la critica di Domenico.
elena malara ha scritto:
> Non avrei saputo esprimermi meglio . Rincaro la dose dicendo che siamo
> oltretutto in clima di campagna elettorale , e volente o nolente
> questa azione ha avuto una ripercussione altra 'non programmata' già
> evidenziata da Domenico in questa mail ( basta vedere le risposte
> degli spammati sul sito segnalato - quella della afroamericana mi ha
> particolarmente colpito ) . Oltretutto , alla domanda 'perchè anche
> PDL?' rispondo : perchè no ? guardandolo dal punto di vista della
> sperimentazione avrebbe allargato il campo dell'azione e reso più
> efficace il tutto - se mi arriva una mail-burla dal PD ma non la
> 'capisco' penso siano degli idioti e basta , se me ne arriva un'altra
> anche dal PDL con le stesse caratteristiche magari medito che è una
> burla e ci penso anche su . No ? Avrebbe potuto anche aiutare a
> rendere più efficace l'intento ultimo dell'uso dello spam come mezzo
> di provocazione e riflessione .
> Ditemi voi!
>
> El
>
> Il 11/04/08, *Domenico Quaranta* <quaranta.domenico at gmail.com
> <mailto:quaranta.domenico at gmail.com>> ha scritto:
>
>
> E perché? ora vige la par condicio pure nella speriment'azione
> artistica'?
>
>
> Personalmente, anch'io ho qualche dubbio sul lato politico della
> faccenda. Non è una questione di par condicio, né di porre limiti
> alla satira. Sono stato spammato e mi sono reso conto subito che
> le email non venivano dal partito democratico. Anche perchè le
> email contenevano frasi poco credibili, che rivelavano la loro
> natura di burla (purtroppo non posso citare perché non ho
> conservato i messaggi, e il sito sembra giù in questo momento
> [censura?]) Tuttavia, qualche lettore superficiale ci sarà
> cascato, e avrà letto la cosa con fastidio. Questo danneggia una
> parte politica, senza peraltro far riflettere su alcune ambiguità
> del suo modo di porsi di fronte all'elettorato. Il sabotaggio ha
> senso se produce riflessione, o conoscenza: l'identity correction
> degli yesmen.
>
> Guardando alla tipologia dei testi, in realtà qui il modello
> sembra un altro: Vaticano.org. Corrompere un'identità per vedere
> quanto la gente è disposta a credergli. Ma anche in questo caso,
> l'obiettivo mi sembra ben lontano da essere raggiunto.
>
> In altre parole, l'operazione mi sembra un tantino ingenua. Più
> che una satira convincente, risulta una parodia dei suoi ben più
> efficaci precedenti. Sabotaggio politico senza contenuto:
> probabilmente un leghista non avrebbe saputo fare di meglio.
>
> Dico questo, beninteso, nel rispetto dei precedenti lavori di
> io/cose, che con adotta un cane del terzo mondo ha saputo colpire
> uno stereotipo con ben altra energia. E per stimolare un po' il
> dibattito su questa mailing list sempre un po' deprimente ;-)
>
> d
>
> --
>
> Domenico Quaranta
>
> mob. +39 340 2392478
> email. qrndnc at yahoo.it <mailto:qrndnc at yahoo.it>
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