R: [aha] GOOGLE SUPREMACY

steD stef at lideologo.net
Fri Dec 28 14:35:44 CET 2007


E beh, ci volevano Geert Lovink e il Prof. Hermann Maurer... :) Aritmetica.

Semplice come semplice sarebbe arginare, dal punto di vista individuale. Non
cadere nella trappola della gmail-figata. Esercitare la prassi delle fonti
multiple.  
La cosa interessante comunque e' come il topos del grande fratello si stia
immedesimando in una realta' cosi' nuova che l'idea originale sembra arcaica
quanto l'abaco. 
>S<    
 

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Da: aha-bounces at ecn.org [mailto:aha-bounces at ecn.org] Per conto di
mannucciales
Inviato: venerdì 28 dicembre 2007 13.16
A: List on artistic activism and net culture
Oggetto: [aha] GOOGLE SUPREMACY



(segnalato da Geert Lovink su Nettime)

Secondo uno studio della Graz University, Austria, a cura di un team guidato
dal Prof. Hermann Maurer, a capo dell'Institute for Information Systems and
Computer Media, Google, il più grande e più popolare motore di ricerca su
Internet, rappresenta un grave pericolo: si starebbe trasformando in una
sorta di Grande Fratello orwelliano creando degli inaccettabili monopoli in
molte aree del web.

Secondo lo studio, su Internet sono condotte circa 61 miliardi di ricerche
al mese. Negli USA, il 57% sono effettuate tramite Google, mentre fino al
95% di utenti Internet usa Google solo ogni tanto. Non è tanto questa
posizione dominante di Google nel campo delle ricerche a spaventare Maurer e
colleghi, quanto i molti altri servizi offerti da Google. "Google sta
invadendo massicciamente la privacy", dice lo studio, sottolineando come la
compagnia sia in grado, più di ogni altra organizzazione net-based, di
ricavare un'elevata mole di informazioni - con applicazioni di "data mining"
come Google Earth o Gmail connesse al suo motore di ricerca - in assenza di
misure sulla protezione dei dati. 

Potenzialmente, il motore di ricerca di Google potrebbe essere usato come la
più grande agenzia investigativa del mondo. Questo potere, inevitabilmente,
influenza l'economia, nel modo in cui le pubblicità e i documenti vengono
collegati. "Più una compagnia paga, più sarà visibile", dice lo studio. Da
qui nasce un grave conflitto di interessi e il pericolo di una "distorsione"
della realtà operata da Google per favorire i suoi maggiori investitori.
"Google è diventato la principale inerfaccia con la realtà", dicono gli
autori dello studio. Analizzando poi le possibili convergenze tra Google e
Wikipedia, fanno notare che le statistiche mostrano come selezionando
casualmente voci Wiki, queste risultino molto più presenti su Google che non
su altri motori di ricerca. 

"L'obiettivo di Google è di conoscere tutto il conoscibile", conclude la
ricerca, "non può essere accettabile che una compagnia privata abbia così
tanto potere". Intervenire per cercare di limitare questo potere,
attualmente, non è possibile, perché la compagnia è diventata troppo forte.
L' "effetto Google", suggeriscono i ricercatori austriaci, può essere
minimizzato mediante l'introduzione di motori di ricerca "special-purpose",
specializzati in determinate aree.




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