[aha] INCONTRO A MILANO CON ROY ASCOTT: IL MOIST MEDIA E LA TECHNOETICA - NABA

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Sat Dec 1 15:23:29 CET 2007


NUOVA ACCADEMIA DI BELLE ARTI MILANO NABA

Via Carlo Darwin 20 - Quartiere Navigli

Mercoledì 5 dicembre ore 18 AULA MAGNA

INCONTRO CON ROY ASCOTT: IL MOIST MEDIA E LA TECHNOETICA

FRANCESCO MONICO presenta ROY ASCOTT, il fondatore e direttore del programma
di ricerca CAiiA, i suoi lavori sono stati presentati alla Biennale di
Venezia e ad Ars Electronica a Linz. Secondo lui il ruolo fondamentale della
sperimentazione artistica nel campo del digitale e' quello di modificare il
rapporto dello spettatore con l'opera artistica: "*Credo che la comprensione
della coscienza di sé sia di grande importanza, sia per il mondo scientifico
che per quello artistico. Si tratta di un mistero con il quale stiamo ancora
lottando. La scienza vuole spiegare la coscienza, noi artisti, vogliamo
esplorarla. Questo puo' avvenire proprio grazie all' Arte Interattiva che
mette colui che guarda, l'utente, al primo posto. L'utente e' colui che da'
inizio a una sorta di trasformazione delle immagini, e, colui che e' al
centro dell'esperienza percettiva di un sistema interattivo. In questo modo
lo spettatore diventa sempre piu' in grado di trovare se stesso stabilendo
una relazione differente con la propria coscienza* ". Sempre secondo Roy
Ascott, l' Arte interattiva modifica anche lo statuto dell'artista che deve
essere anche un ricercatore, in un certo qual modo un filosofo, questo
perche': "*Il campo dell'Arte Interattiva e' un settore emergente della
pratica artistica e che non ha ancora dei confini ben stabiliti come altre
forme d'arte. Per questo motivo il ruolo storico dell'artista si deve
modificare per essere in grado di costruire nuovi mondi e realta'
continuamente trasformabili. Infatti,l'Arte Interattiva, ha a che fare con
sistemi di interazione per lo spettatore, mediati dal computer, da
dispositivi digitali e dalla telematica. A tutto cio', dobbiamo aggiungere,
quella che io chiamo la dimensione della cultura postbiologica dove i pixel
di uno schermo o i dispositivi robotici informatizzati si incontrano con la
dimensione biologica dell'individuo*" (da MEDIAMENTE)



"Il terzo millennio vede un'accelerazione verso le applicazioni delle
tecnologie al corpo in maniera così marcata e decisa che ormai si può
parlare di vera e propria ibridazione. La tecnologia è dentro ogni aspetto
della nostra vita e scandisce la nostra mutazione e il nostro 'essere al
mondo'. L'inizio del terzo millennio è segnato dal concetto di
Post-Biologico, in questa situazione due tendenze si scontrano: la
de-materializzazione, definita Dry, prodotta dai sistemi telematici, e la
re-materializzazione, definita Wet, prodotta dai processi biologici. Le due
tendenze si scontrano e si ri-definiscono in una ibridazione che realizza i
Moist Media ovvero le emulsioni metaforiche che definiscono una nuova mente
e delle nuove forme emergenti. Queste nuove menti e nuove forme definiranno,
prima metaforicamente poi concretamente, una Cultura Post-Biologica
compiuta." (Da Quaderno di Comunicazione, Le Variazioni grandi, la
variazione technoetica, Francesco Monico, Meltemi, Gennaio 2008)
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